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Il caso

Cento nuove case Atc sotto l'albero: ristrutturazioni a Collegno

Ma disordini in Consiglio regionale, con lavori bloccati sul ddl Marrone che destina temporaneamente case Atc ad enti terzi su ristrutturazione e sulla delibera Vco

Cento nuove case Atc sotto l'albero: ristrutturazioni a Collegno

Cinquanta alloggi popolari in consegna e altri cinquanta in arrivo entro la fine dell’anno. Sì è svolto questa mattina il sopralluogo dell’assessore regionale alla Casa Maurizio Marrone e del presidente Atc Piemonte Centrale Maurizio Pedrini alle case popolari tra piazza Che Guevara e viale Partigiani a Collegnochiavi in mano”. Qui, grazie ai fondi Pinqua-Pnrr, sono stati ristrutturati 50 alloggi di proprietà del Comune di Torino ma situati nel territorio collegnese. Entro dicembre, altri 50 alloggi nel capoluogo saranno completati.

“Abbiamo ereditato migliaia di case popolari nel degrado, ma con noi la musica cambia — ha dichiarato Marrone —. Con l’autorecupero e con i fondi regionali extra per gli alloggi di risulta (circa 1,4 milioni di euro nel 2025), mai prima d’ora erano state messe a disposizione così tante abitazioni in più. Questa è la risposta migliore a chi, da sinistra, diffonde teorie fantasiose su presunti tagli alle case popolari.”

L’assessore ha inoltre annunciato la prossima approvazione in Consiglio Regionale della nuova legge sulla valorizzazione degli immobili inutilizzati, che consentirà di assegnare temporaneamente case popolari a enti terzi perché le ristrutturino a proprie spese, con l’impegno di restituirle successivamente ad Atc per le assegnazioni sociali.

Attualmente in Piemonte il patrimonio di edilizia residenziale pubblica conta 52mila alloggi, di cui circa 5mila non assegnabili perché necessitano di interventi strutturali. Il disegno di legge prevede di destinarne fino al 20% a queste convenzioni temporanee.

Il testo della legge, però, rischia di impantanarsi in Consiglio: le opposizioni questo pomeriggio hanno già annunciato ostruzionismo. Anche se, al contrario, sarebbe stata proprio la maggioranza di centrodestra a tenere inchiodato il Consiglio regionale, bloccando i lavori. Nel mirino — spiegano le capogruppo di opposizione Gianna Pentenero (PD), Sarah Disabato (M5S), Alice Ravinale (AVS), Vittoria Nallo (SUE) — ci sarebbe anche la delibera dedicata all’ospedale unico del Verbano Cusio Ossola. “Una vicenda surreale che dimostra ancora una volta come le profonde divisioni interne alla coalizione di Cirio stiano paralizzando l’attività dell’Aula, con conseguenze gravi per i piemontesi. E chiudendo ‘in bruttezza’ facendo mancare il numero legale”, denunciano.

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