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L'Italia all'esame del Sudafrica, il capitano Brex: «Dovremo affrontali fisicamente e fare ciò che sappiamo con la palla in mano»

Appuntamento domani alle ore 13,40 all'Allianz Stadium

L'Italia all'esame del Sudafrica, il capitano Brex: «Dovremo affrontali fisicamente e fare ciò che sappiamo con la palla in  mano»

L'Italia durante il Team Run di questa mattina

Il grande giorno della sfida contro i campioni del mondo è arrivato. Domani, sabato 15 novembre, con il calcio d’inizio alle ore 13,40, gli azzurri del ct Gonzalo Quesada affronteranno all’Allianz Stadium il Sudafrica, nel secondo test match delle Quilter Nations Series, con la diretta in chiaro su Rai Sport e Raiplay. Questa mattina la squadra ha svolto il classico Team Run sul terreno di gioco.

«Le sensazioni - spiega il capitano Juan Ignacio Brex - sono ovviamente positive. Arriviamo da una partita che ci ha resi orgogliosi (la vittoria di Udine per 26-19 sull’Australia, ndr) e ci ha dato molta fiducia. Sappiamo però anche che quella gara ormai è andata, ora affrontiamo i migliori al mondo e ci prepariamo a una vera battaglia, dal punto di vista fisico e mentale».

Gli ultimi due precedenti risalgono al tour estivo di quest’anno: «Nella prima occasione loro hanno puntato soprattutto sulla parte fisica, mentre nella seconda si sono concentrati più sul gioco aperto e ci hanno messi maggiormente in difficoltà. Sono, dunque, una compagine davvero completa, dalla quale non sai mai cosa aspettarti. Potrebbero sfidarci nell’uno contro uno a contatto, ma potrebbero anche decidere di allargare il gioco. La cosa importante, per noi, sarà di affrontarli fisicamente e poi con la palla in mano fare ciò che sappiamo fare. Vogliamo continuare il nostro processo di crescita».

Il coach degli Springboks Rassie Erasmus, rispetto all’ultima gara vinta sulla Francia, ha deciso di rivoluzione il 15 titolare, cambiando ben undici atleti e innescando il pensiero che non tema particolarmente l’Italia.  «Mi piace guardare tutte le partite - spiega Brex - e ho seguito quelle del Sudafrica, anche nel Rugby Championship. In ognuna hanno schierato una formazione diversa, e lo stesso hanno fatto in queste Quilter Nations Series. Hanno una rosa talmente profonda che possono mantenere sempre lo stesso livello anche ruotando i giocatori. Non credo che questi cambi siano stati fatti perché ci snobbino, semplicemente hanno molte sfide e proseguono nel loro percorso di ricerca della profondità. Noi dobbiamo pensare a fare la nostra partita e a farci trovare pronti per qualunque piano di gioco metteranno in atto».

Il capitano italo-argentino in un momento di riposo dagli allenamenti è stato ospite del Torino allo Stadio Filadelfia ed è stato protagonista di uno scambio di maglie con il suo connazionale Giovanni Simeone. «Sono stati tutti simpatici - racconta - e mi hanno anche fatto conoscere la storia della società. Mi sarei fermato a parlare con loro per ore».

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