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Sportegolando

PANCHINA «Mi disse che avrebbero preso Berbatov per competere con me. Poi però fui messo in panchina. Ha iniziato a voler abbassare il mio prezzo, ma io offrivo un gran rendimento e la gente ha iniziato a urlare il mio nome» L’ex Juve Tevez spiega perché tradì lo United con il City DONO «Sono un calciatore e prima ancora un uomo che ha scelto di essere felice. Ho nella testa e nell’anima le sofferenze che ho vissuto da ragazzo. Eravamo poveri, mia madre faceva le pulizie e mille lavori extra per sostenerci. Mio padre ci ha lasciati che ero giovanissimo. Mi sono sacrificato per diventare un calciatore, guadagnare e far vivere bene i miei cari che come me e con me hanno sofferto. La natura mi ha fatto un dono: ho un fisico che non ha mai risentito delle cavolate che ho fatto. Certo a 20 anni esci tutte le sere, adesso magari di serate ne faccio due-tre, se mi va» Radja Nainggolan non rinnega il suo stile di vita BATTAGLIA «Come dissi all’inizio del mio mandato, la Sampdoria doveva tornare in mezzo ai tifosi. Adesso il club ha problemi, ma cerchiamo di salvare la parte sportiva e la società. È una battaglia dura, ma sono ottimista e fiducioso, è da un anno e qualche mese che si lotta, stiamo ancora in piedi. ci stiamo riuscendo, speriamo che poi qualcuno alla fine arrivi. Un lavoro che dura da troppo tempo, è estenuante questa lotta quotidiana. Stiamo lavorando per trovare la soluzione migliore per la Sampdoria. Alla fine qualcuno arriverà» Marco Lanna, numero uno dei blucerchiati, non vuole mollare
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