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Alberto Moravia fra pittura e cinema

alberto moravia

Una mostra, una rassegna cinematografica, spettacoli, lezioni, incontri, conversazioni. Il tutto nel nome di Moravia. Torino rende omaggio a uno dei più grandi scrittori del Novecento (ben 17 candidature al Premio Nobel per la Letteratura) e lo fa da marzo a maggio con un grande progetto della Fondazione del Circolo dei lettori realizzata in collaborazione con la Gam, il Museo del Cinema, l’Associazione Fondo Moravia, Bompiani, le Gallerie d’Italia. L’iniziativa, intitolata “Nato per narrare. Torino riscopre Alberto Moravia” prenderà il via il 7 marzo alla Gam con l’inaugurazione della rassegna “Alberto Moravia Non so perché non ho fatto il pittore” a cura di Luca Beatrice e Elena Loewenthal. E l’interrogativo non suona strano per uno che è stato, oltre che scrittore, sceneggiatore, saggista, drammaturgo, poeta, reporter di viaggio, critico cinematografico e politico. A dimostrarlo nella mostra sono i suoi numerosi testi in catalogo e prefazioni per artisti, da Paulucci a Guttuso a Schifano che Alberto Pincherle (Moravia era il cognome della nonna materna) scrisse in varie occasioni. Sempre il 7 al Circolo dei lettori inizia, invece, il viaggio nella poetica dell’autore affidato alle parole di Dacia Maraini, dell’amico dello scrittore Mario Andreose, di Beatrice Masini e Elisabetta Sgarbi. Di Moravia parleranno in questi mesi, tra gli altri, René De Ceccatty, Elena Stancanelli, Camilla Baresani, Alessandra Grandelis, Edoardo Albinati, Giacomo Papi. Costellato da numerose tappe, tra cui l’appuntamento con la vedova Carmen Llera Moravia, il 9 marzo, alle Gallerie d’Italia, e lo spettacolo del Tangram Teatro al Circolo di via Bogino “Io ed Elsa” il 16 marzo, il viaggio si concluderà il 20 maggio al Salone del Libro di Torino con una lectio del premio Pulitzer Jhumpa Lahiri.

A Moravia sceneggiatore e critico cinematografico il Museo del Cinema dedica al Cinema Massimo una mostra fotografica con gli scatti di Angelo Frontoni sul set di “Il disprezzo” di Jean-Luc Godard e i film “Il disprezzo”, “Il conformista” di Bernardo Bertolucci, “La ciociara” di Vittorio De Sica e “Gli indifferenti” di Citto Maselli.

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