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Giuliana De Sio

«Tremo all’idea di questa difficile prima»

L’attrice in scena dal 16 maggio al Teatro Carignano in “Agosto ad Osage County” : «Il ruolo più impegnativo che mi abbiano mai affidato»

Giuliana De Sio

L'intensità di un'attrice unica nel suo genere

In quarant’anni di carriera, tra film, fiction, teatro, ne ha fatte, dice, “di cotte e di crude”. «Ma mai nessun regista - e, per dire, ho lavorato anche con Strehler - mi ha affidato un compito così “demanding”, così impegnativo, come Filippo Dini con questa pièce». E se anche di notte Giuliana si sveglia con gli incubi, «perché questa pièce è come camminare su un filo tra due grattacieli». Giuliana De Sio lo ha trovato con Dini nello spettacolo “Agosto ad Osage County” di Tracy Letts, una nuova produzione dello Stabile di Torino che debutta in prima nazionale martedì 16 maggio (ore 19,30) al Teatro Carignano per la regia di Filippo Dini e nella traduzione di Monica Capuani (fino al 4 giugno). L’attrice salernitana è protagonista, insieme con lo stesso Dini, Manuela Mandracchia, Fabrizio Contri e altri 11 attori, della prima versione italiana della commedia, vincitrice del Premio Pulitzer 2008. Una commedia da cui è stato tratto il celebre film “I segreti di Osage County” con Meryl Streep e Julia Roberts. La De Sio, nei panni che furono di Meryl Streep, è una delle tre sorelle Weston, la famiglia che nella Contea di Osage, in Oklahoma, si riunisce per il funerale del patriarca Beverly e dà vita ad una emozionante e divertente resa dei conti.

«Ma questo spettacolo è più bello del film - assicura l'attrice -. È un kolossal con 15 attori sul palco e tutti bravissimi. Nessuno di noi vuole deludere la macchina scenica ideata da Dini».


Emozionata per la prima?
«Moltissimo, vorrei che fosse già la 15esima replica. Come diceva Troisi: non voglio fare il secondo film, voglio fare subito il terzo, perché il secondo viene sempre male. Invecchiando mi angoscio di più».


Era più coraggiosa prima?
«Coraggiosa è la parola giusta. Il giorno del debutto de “La signora del martedì”, spettacolo che ho appena portato in tournée e che porterò a Torino la prossima stagione, ho trovato un biglietto scritto tempo fa da mia madre: “Alla mia coraggiosa Giuliana tanta merda per questa sera”. Mi è sembrato un segno del destino. Lo tengo sempre con me».


Come si trova a Torino?
«Torino mi emoziona. E so anche il perché. A 18 anni avevo trascorso qui 6 mesi per il mio primo lavoro, uno sceneggiato Rai in otto puntate, “Una donna”, fu visto da 20 milioni di persone. In quel periodo alloggiavo all’Hotel Fiorina e ogni giorno, quando percorrevo il centro per recarmi in Rai , ero affascinata dalla bellezza della città. Torino mi ricorda quella felicità, la mia giovinezza».

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