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“Amour toujours”

Il Regio compie 50 anni e "ruba" il titolo di Gigi Dag

Riccardo Muti, Roberto Bolle, Puccini: la stagione si terrà dal 21 settembre al 4 luglio 2024

Da Muti a Bolle: le star della lirica e della danza per il cinquantenario del Teatro Regio. Due graditissimi ritorni per la nuova stagione dell’opera e del balletto del teatro di piazza Castello, al suo mezzo secolo di vita. Una stagione, quella in programma dal 21 settembre al 4 luglio 2024, definita dal sovrintendente Mathieu Jouvin «simbolo del teatro del futuro», nel nome di Giacomo Puccini, a cento anni dalla morte. “Amour toujours” titola il cartellone.

«Ma il nome francese non è dovuto al sovrintendente - precisa Jouvin - , è il nome della canzone di Gigi D’Agostino, parla piuttosto del legame di Torino con la Francia, cui è dedicata la stagione». Francese e presentato in lingua originale è infatti il primo dei 14 titoli di cui si compone la stagione diretta da Cristiano Sandri, “La Juive” (L’ebrea) di Fromental Halévy, nel nuovo allestimento firmato da Stefano Poda e diretto da Daniel Oren.

Se la star della danza inaugurerà il nuovo anno con tre date dell’ormai celebre “Roberto Bolle and Friends”, per la star della lirica occorrerà attendere il 21 febbraio, quando Riccardo Muti salirà sul podio di piazza Castello per dirigere “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi. Sandri. Nel nome di Puccini saranno cinque opere. A partire da “La bohème” che proprio al Teatro Regio sbocciò nel 1896. Presentata nello storico allestimento di Giuseppe Patroni Griffi per il centenario, l’opera sarà diretta da Andrea Battistoni e vedrà Erika Grimaldi nel ruolo di Mimì. A seguire “La rondine” firmata da di Pierre-Emmanuel Rousseau e ambientata nel 1973 in omaggio ai 50 anni del Regio. Quindi “La fanciulla del West” con il maestro Francesco Ivan Ciampa, “Le villi”, mai più proposto a Torino dal 1884, e, in chiusura di stagione, “Il trittico” che vedrà sul podio il maestro Pinchas Steinberg. Il mese di dicembre sarà come sempre dedicato alla danza con “La bella addormentata” del Teatro Nazionale di Praga e il “Don Chisciotte” affidato al Balletto dell’Opera di Kiev.

Il Piccolo Regio, invece, ospiterà l’operetta di Jacques Offenbach “Un mari a la porte”, novità assoluta per Torino, diretta dal giovanissimo Riccardo Bisatti, e novità assoluta per l’Italia “The tender Land” di Aaron Copland con i giovani artisti del Regio Ensemble. Al pubblico giovane guarda Jouvin che con le Anteprime Giovani ha portato la presenza degli under 35 dal 12 al 22 percento. Completano il cartellone il “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti, con il maestro De Marchi, “L’olandese volante” di Richard Wagner con la bacchetta di Nathalie Stutzmann. «Questa è una stagione molto importante per vari motivi - commenta il sindaco Lo Russo -. È la stagione del cinquantennale e noi stiamo lavorando a un restyling generalizzato, abbiamo cambiato il logo e la grafica».

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