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Quella notte in cui volevano uccidere Bruce Springsteen

Una doppia indagini fra Torino e Milano, dal concerto del Boss agli scheletri di Villa della Regina, per l'ex capo dei civich Emiliano Bezzon

Quella notte in cui volevano uccidere Bruce Springsteen

Va bene, nella realtà è lombardo, ma Emiliano Bezzon a Torino non ha solo lavorato comandando la polizia municipale - e portando avanti un rapporto di amore-odio con la sindaca Chiara Appendino e il consiglio comunale -, bensì ha vissuto a fondo, ha fatto parte del collettivo Torinoir (quando ci sentiamo, ci tiene a ricordare che al tempo ha preso «indegnamente» il posto del Cattivo fuoriuscito) e si è innamorato della città, come dimostrano gli spaccati di storia che mette anche in questo suo nuovo noir, “Delitti al buio” (Fratelli Frilli Editore, 15,90 euro). Ergo, piena collocazione tra gli scrittori torinesi. Ben fatto, comandante.

Questo libro è il quarto della serie di avventure della psicologa divenuta detective Giorgia Del Rio e della sua amica Doriana Messina, capitano dei carabinieri. E la storia si svolge fra Torino e Milano, o per meglio dire le storie: Bezzon, infatti, come succede prima o poi a tutti gli autori, si fa tentare dalla sfida della doppia indagine in parallelo. Così, Doriana, trasferita a Torino al comando del Nucleo tutela patrimonio artistico, si trova a dover investigare sul ritrovamento degli scheletri di due ragazzine nei sotterranei della Villa della Regina, anticamente una delle sede del convitto delle Figlie dei Militari. Giorgia, invece, è a Milano e deve affrontare una indagine molto rock, nel segno del Boss.

Chiariamo che l’inizio, purtroppo, ci trascina a un concerto dei Muse, assieme a Giorgia e al suo compagno Alberto, un colonnello dei servizi segreti che per amore potrebbe anche andare in pensione... Ma ci vanno mai in pensione, questi? Da lì, si torna indietro a un episodio di tanto tempo prima, rievocato da un amico di Alberto, l’ex comandante dei vigili urbani di Milano Ettore Buzzati, vittima di una indagine pretestuosa volta a toglierlo di mezzo, che solo con molta fatica ha ottenuto giustizia. E’ lui a raccontare della notte in cui un’autobotte centrò in pieno il suv che stava portando all’aeroporto Bruce Springsteen in persona, dopo un concerto a Milano. Il conducente è morto, il Boss e il suo staff sono rientrati negli Usa dopo le cure in ospedale, il caso è stato stranamente poco pompato dai giornali. Troppe stranezze per la detective, che non ama le domande che rimangono in sospeso. E per capire chi volesse uccidere il Boss non si ferma davanti a niente, neppure a una crisi sentimentale con Alberto.

Per Doriana, invece, al di là dell’indagine, Torino è il luogo dove far chiarezza sulle questioni sentimentali e dove stringere amicizie, come la giovane marescialla Paola, con la quale qualcuno - spoiler: è la criminologa anatomopatologa Cristina Cattaneo, irresistibile sotto mentite spoglie - vede anche del tenero...

Una doppia avventura che vive anche del confronto a distanza fra le due amiche, una sorellanza che le spinge entrambe nel loro lavoro e nella fatica di rendere giustizia alle vittime anche quando, ormai, i colpevoli sono al di là di ogni possibile punizione terrena. Ma la giustizia, per l’appunto, non è fatta solo di tribunali e codici, bensì di uomini e donne.

DELITTI AL BUIO

Emiliano Bezzon

Fratelli Frilli Editore

15,90 euro

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