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Alla scoperta della montagna

Altro che Tav o Bianco, il primo tunnel Italia-Francia è del XV secolo

Il Buco di Viso, voluto dal marchese di Saluzzo che lottava contro i Savoia, nel libro di Sergio Beccio

Altro che Tav o Bianco, il primo tunnel Italia-Francia è del XV secolo

Mentre continua a infuriare la lotta al Tav e al cantiere della futura Torino-Lione, e il Traforo del Bianco si prepara a rifarsi il look portando quasi certamente seri problemi di traffico anche a Torino, fa impressione pensare che il primo vero tunnel fra Italia e Francia risale a oltre cinque secoli fa. Si tratta del "Buco di Viso", a 2.882 metri di altezza sul monte Granero nel massiccio del Monviso, nel territorio della provincia di Cuneo: una galleria lunga appena 75 metri - e larga solo 2 -, che però all'epoca rappresentava un capolavoro di ingegneria, voluto dal Marchese di Saluzzo Ludovico II per facilitare i commerci con la Francia evitando il passaggio sull'ostico Colle delle Traversette.

Ludovico II era filofrancese e chiaramente ostile ai Savoia, dunque quel piccolo grande tunnel ebbe anche una sua valenza militare, tanto che il Marchese lo utilizzò per fuggire in Francia. Inaugurato nel 1480, il tunnel fu richiuso un paio di secoli dopo, quando ormai il Marchesato di Saluzzo era stato annesso al territorio dei Savoia. Ci furono richieste di riapertura, ma anche a causa di frane e dell'instabilità della zona, si dovette attendere fino al 2014, quando la piccola galleria fu riaperta per una fruizione più turistica e in ottica naturalista.

La storia di questa audace opera di ingegneria rivive nel libro "Il Buco di Viso" (Fusta editore, 25 euro) di Sergio Beccio, nato a Torino ma abitante a Paesana. Beccio è stato consulente nel settore dell’aerodinamica sperimentale collaborando con l’Italdesign di Giorgetto Giugiaro, la Bertone, la Pininfarina, la FIAT-Abarth, l’Alfa Romeo, la Ferrari, la Maserati, l’Osella nei settori dell’automotive e dell’industrial design. Primo Presidente del Sistema delle aree protette del fiume Po - tratto cuneese, Ente strumentale della Regione Piemonte, Presidente dell’Isca (Istituto superiore di cultura alpina) associazione culturale con sede ad Ostana che ha prodotto alcuni volumi di storia e cultura popolare del territorio alpino della valle Po.

Il libro sarà presentato sabato 19 agosto alle ore 21 a Crissolo (Cuneo), nella Sala delle Guide Alpine (piazza della Seggiovia). Sergio Beccio dialogherà con due studiosi che hanno collaborato alla realizzazione del suo libro: il prof. Antonio Gilli, che ha introdotto il volume con le sue memorie, e il dottor Giorgio di Francesco con cui l’autore ripercorre il filo della storia di un’antica opera che rappresentò, oltre cinque secoli fa, un capolavoro dell’ingegneria del tempo: il Buco di Viso, la prima galleria delle Alpi. Insieme a loro ci sarà lo scultore Michelangelo Tallone.

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