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Palazzo Barolo

Ecco la World Press Photo dell'anno

In mostra a Torino fino al 19 novembre i 120 scatti più toccanti del giornalismo internazionale

World Press Photo

La foto scattata da Evgeniy Maloletka dell’Associated Press aMariupol

È Palazzo Barolo quest’anno ad ospitare la mostra di fotogiornalismo più visitata al mondo - 3 milioni le persone attese quest’anno nelle 120 città in cui verrà esposta e per il settimo anno in Italia. Si è inaugurata oggi nelle sale di via delle Orfane 7, la rassegna “World Press Photo Contest 2023”, 66esima edizione del concorso fotografico più prestigioso dei cinque continenti che quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 3.700 fotografi provenienti da 127 paesi. Organizzata nel nostro paese da Cime, partner della World Press Photo Foundation di Amsterdam, la mostra, visibile fino al 19 novembre, ripercorre attraverso 120 scatti, i principali avvenimenti del 2022 che hanno interessato varie aree del mondo.

Immagini, dice Brent Lewis, redattore fotografico del New York Times, co-fondatore di Diversify Photo e presidente della giuria globale di questa edizione «che diventeranno documenti storici di modo che le generazioni future possano guardare indietro e, si spera, imparare». Non poteva mancare la guerra in Ucraina. Foto dell’anno è stata dichiarata quella del conflitto scattata il 9 marzo scorso da Evgeniy Maloletka dell’Associated Press durante l’assedio di Mariupol. Un’immagine molto forte che ritrae una donna incinta su una barella (la donna morirà poco dopo aver dato alla luce il figlio senza vita). Vincitori globali con Maloletka anche il fotografo danese Mads Nissen con “Il prezzo della pace in Afghanistan”, l’egiziano Mohamed Mahdy, autore di “Here, The Doors Don’t Know Me”, e la fotografa di “Battered Waters”, Anush Babajanyan. Riconoscimento è andato anche a due italiani, Alessandro Cinque e Simone Tramonte.

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