Cerca

Museo del Cinema

Un selfie con Tim Burton, la star americana sfilerà in strada per i torinesi

L'arrivo del regista di "Mercoledì" ha scatenato i fan ma lui cercherà di consolarli. La sua passeggiata sul "tappeto viola" l'11 ottobre in occasione della masterclass (ECCO LE PRIME IMMAGINI DELL'ALLESTIMENTO)

Un selfie con Tim Burton, la star americana sfilerà in strada con i torinesi

Il magico mondo di Tim Burton

Quando la notizia è iniziata a circolare durante l'estate, i fan italiani sono impazziti. Dopo l'inizio delle prevendite poi, partite il 27 settembre, è successo davvero qualcosa di incredibile tanto che i vertici del Museo del Cinema hanno dovuto cambiare i loro piani e spostare la masterclass in una location più capiente, dalla Mole al Cinema Massimo. Si sta parlando dell'arrivo di Tim Burton, ovviamente, atteso la prossima settimana per una due giorni davvero da film.

Da qui la richiesta senza sosta di un posto in prima fila al Massimo, andato completamente esaurito, cui sta seguendo la polemica social da parte dei tanti rimasti fuori. Di poche ore fa, così, la notizia del regalo che Burton ha deciso di fare a Torino e a chi gli sta dimostrando tanto affetto, ossia, la sua passeggiata fra la gente che l'11 ottobre lo condurrà dal Museo del Cinema al Massimo lungo un violet carpet, una Walk of Fame, durante la quale si concederà ai fan firmando autografi e dispensando selfie

Il tappeto viola in suo onore sarà srotolato al Museo del Cinema la sera prima per il vernissage strettamente e inviti e super blindato che si terrà alla Mole Antonelliana e al quale, molto probabilmente, non parteciperà la fidanzata Monica Bellucci (almeno così sembra al momento) impegnata su un set.

Riassumendo: il regista americano inaugurerà il 10 ottobre la mostra a lui dedicata e curata personalmente, insieme con  Jenny He, dal titolo "Il mondo di Tim Burton", mentre il giorno dopo terrà la sua "lectio", condotta da Piera Detassis, a partire dalle 19 durante la quale riceverà il Premio Stella della Mole. Al termine di questa, sempre Burton in persona, presenterà la proiezione di "Beetlejuice". Eventi attesissimi dagli amanti del cinema favoloso, gotico romantico, che solo lui ha saputo creare rivoluzionando Hollywood e che, oggi, con la regia di "Mercoledì", interpretata da Jenna Ortega, ha messo d'accordo intere generazioni. 

“Ancora una volta il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio a un grande artista di fama internazionale - sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. Con la sua grande creatività e maestria ha dato vita a film universali, apprezzati da tutti, appassionati e non. Per oltre 30 anni ci ha conquistato con le sue storie, da "Beetlejuice", "Edward mani di forbice" e "Batman" fino al recente grande successo di "Mercoledì", la seconda serie Netflix in lingua inglese più vista in assoluto”.

 

"Ospitare Tim Burton a Torino è un sogno che si realizza - afferma Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. L'immaginario fantastico dei suoi film ha accompagnato le nostre vite, dai bambini agli adulti, e sarà meraviglioso vedere come il mondo colorato e stravagante di Tim Burton si inserirà nel magico spazio della Mole Antonelliana. La mostra è stata ospitata in altri Paesi in spazi espositivi convenzionali, e sono sicuro che il Museo Nazionale del Cinema si trasformerà per unire follia architettonica e genio creativo, oltre a inserirsi nel progetto strategico di internazionalizzazione del nostro ente".

Biografia

Timothy William Burton nasce il 25 agosto 1958 a Burbank (California, Usa). Il padre è un ex giocatore di baseball di seconda serie e la madre gestisce un negozio di souvenir. Nel 1976 Tim Burton entra alla "Cal Arts" (California Institute of the arts) grazie ad una borsa di studio ed inizia ad occuparsi di Character Animation. In quella scuola Tim incontra Henry Seleck (il regista di "The nightmare before Christmas" e "James and the Giant Peach") con il quale stabilisce fin da subito un sodalizio artistico.  Uscito dalla scuola inizia a collaborare con la Disney, ma i suoi lavori (tra cui alcuni personaggi per il film "Taron e la pentola magica") non vengono presi in considerazione. Nel 1982 lascia la Disney e gli vengono assegnati 60.000 dollari per la realizzazione di un cortometraggio che passa come test sulla tecnica della stop motion. Il risultato è "Vincent", storia di un bambino che sogna di essere Vincent Price. Il corto vince due premi al "Chicago Film Festival" e il premio della critica al "Festival di Animazione di Annecy" nel 1983. Nel 1989 Burton porta sul grande schermo il celebre fumetto "Batman" (con Michael KeatonJack Nicholson e Kim Basinger): un'operazione che si rivelerà molto gradita dal pubblico, accorso in massa per assistere alle folli girandole registiche inventate dall'inquieto Tim.

Nel film successivo "Frankenweenie" (1984), prodotto dalla Disney, Burton trasforma il celebre racconto di Mary Shelley in una favola per bambini. Nel 1985 esce il primo lugometraggio di Tim Burton, "Pee-wee's big adventure", seguito a distanza di tre anni dal più noto "Beetlejuice - Spiritello Porcello" con Geena Davis, Alec Baldwin e Michael Keaton. Il film riceve l'Oscar per il miglior make up.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.