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Al cerimonia a Busca d'Alba

L'epidemia di insonnia di Karen Russel conquista gli studenti e il Premio Bottari Lattes

La scrittrice americana premiata dal voto delle scuole per "I donatori di sonno"

L'epidemia di insonnia di Karen Russel conquista gli studenti e il Premio Bottari Lattes

Una mortale epidemia travolge gli Stati Uniti: le persone non possono più dormire e senza riposo, con la mente travolta dai pensieri e dall’angoscia finiscono per morire. Un libro intenso, che «ha fatto venire gli incubi a me» sostiene Stephen King, che qualcosa dovrebbe saperne. È “I donatori di sonno” (Sur, 16 euro, traduzione di Martina Testa), della statunitense Karen Russell, vincitrice della tredicesima edizione del Premio Lattes Grinzane, il riconoscimento internazionale promosso dalla Fondazione Bottari Lattes.

A determinare la vittoria, con il riconoscimento consegnato nei giorni scorsi a Busca d’Alba, sono stati i voti di 400 studentesse e studenti di 25 giurie scolastiche delle scuole superiori in tutta Italia, più una di Parigi, dopo la selezione dei cinque finalisti a cura di una giuria tecnica.

Nel romanzo Karen Russell - si legge nella motivazione della giuria tecnica - «trasforma l’insonnia stessa in un incubo di massa. È l’apocalisse, bianca. Ci sono alcuni donatori, che con il loro sonno idratano le menti dei malati, ma rischiano di infettarli con gli incubi. Il genere umano rischia l’estinzione. L’unica speranza sono i bambini, il sonno purissimo. A scoprirlo è la voce narrante del romanzo».

Si tratta di Trish, sorella di una delle prime vittime, che lavora per un’associazione non-profit che effettua trasfusioni di sonno: è stata lei a trovare la Piccola A, l’unica donatrice universale finora conosciuta, una neonata il cui sonno purissimo non causa mai crisi di rigetto nei pazienti; ma il padre è sempre più riluttante a sottoporre la figlia ai prelievi. Quando dal sonno di un donatore sconosciuto si scatena un’infezione di orribili incubi, Trish dovrà prendere una decisione difficilissima.

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