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L'ultimo prodigio di Gustavo Rol: ecco qual è stato

Girato tra Roma e Torino, il documentario "Enigma Rol" di Anselma Dell'Olio racconta la vita del grande sensitivo

L'ultimo prodigio di Gustavo Rol: ecco qual è stato

Una scena con le copie di Gustavo Rol (al centro) e Federico Fellini

Gustavo Rol si conferma ancora una volta una star, in città: nel giro di poche ore dopo l’annuncio dell’uscita in sala del documentario a lui dedicato da Anselma Dell’Olio, “Enigma Rol”, girato tra Roma e Torino nei mesi scorsi e fino all’8 novembre all’Ambrosio Cinecafé, sono scattate le prenotazioni. «Abbiamo praticamente esaurito le prime proiezioni, c’è ancora qualche posto ma pochi», spiega Sergio Troiano dalla sala di corso Vittorio.

«Ci aspettiamo tanta gente anche mercoledì quando alle 20,30 avremo con noi la regista per parlare di Rol e dei suoi misteri». L’opera ricostruisce la sua vita attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, di chi ha assistito ai suoi esperimenti - alti nomi della borghesia torinese e stimati professionisti - e anche attraverso le parole di chi l’ha sempre messo in dubbio, di chi non ha mai creduto alla sua straordinarietà. «Rol - spiega Anselma Dell’Olio, autrice di documentari su Zeffirelli e Fellini, nota al grande pubblico per le sue apparizioni tv (e per essere la moglie di Giuliano Ferrara) - non si è mai identificato con un termine preciso, è stato, più che altro, un uomo che ha portato avanti una sua ricerca, un suo percorso».

Il film non indirizza lo spettatore verso una direzione specifica ma gli fornisce tutti gli strumenti necessari per avere un proprio punto di vista e decidere poi da che parte stare. Il dubbio oltre la ragione. Rol è stato «un uomo che ha reso partecipi dei suoi prodigi moltissime persone che ancora oggi ne raccontano meraviglie e fenomeni inspiegabili. Fu durante un suo soggiorno in Francia che, appena ventenne, comprese di avere delle “possibilità”, come le chiamava lui. Riusciva a leggere nel profondo delle persone, a carpirne l’essenza, l’anima, i pensieri, le pene. Percepiva sensazioni forti che lo portavano a diagnosticare malattie e a prevenire eventi disastrosi con una precisione inquietante».


Esiste la possibilità che qualcosa di inspiegabile e misterioso esista davvero o che quelle di Rol siano state solo abili illusioni. «Riceveva i suoi ospiti spesso nel suo salotto di casa ma molto anche in case d’altri, all’aperto, in hotel, in casinò, in cliniche, dove andava regolarmente a visitare i malati. Era lui a scegliere chi poteva partecipare alle serate di esperimenti perché, per sua stessa ammissione, i fenomeni da lui prodotti non si sviluppavano a comando ma doveva crearsi la giusta atmosfera».

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