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La Gioconda arriva a Torino, ma occhio al fake

Si chiama la Prima Monna Lisa, sarà esposta al Valentino dal 24 novembre

Gioconda

A sinistra la Prima Monna Lsa, a destra la Gioconda del Louvre

Telefonate non stop alla Promotrice delle Belle Arti del Valentino dove dal 24 novembre verrà esposta La Prima Monna Lisa di Leonardo Da Vinci. Ovvero, il quadro da molti, ma non da tutti, in primis Vittorio Sgarbi, ritenuto un’opera disegnata dieci anni prima di quella custodita al Louvre, e appartenente alla Mona Lisa Foundation (fondazione svizzera no-profit). Il dipinto, che arriverà ben scortato nei prossimi giorni, sta attirando l’attenzione dei torinesi i quali stanno facendo il possibile per accaparrarsi il biglietto e, certamente, appena possibile si metteranno in coda per ammirare l’opera contornata da un allestimento multimediale.

Una “experience” come si usa fare adesso, soprattutto, quando l’opera in sé da sola, forse, non basta a giustificare il prezzo del biglietto. Un particolare che, secondo lo stesso Sgarbi, sottosegretario alla Cultura nonché critico d’arte di prestigio internazionale, la dice lunga sull’originalità della presunta firma di Leonardo Da Vinci. Ma qual è la storia della Prima Monna Lisa? Il dipinto è diventato oggetto di attenzione a livello internazionale dopo essere stato presentato alla stampa nel 2012 dalla Mona Lisa Foundation che ha divulgato i risultati di oltre trentacinque anni di studi. Fino ad allora aveva vissuto a Isleworth.


«Evidenze storiche - spiegano gli organizzatori della mostra - dimostrano che ci sono sempre state due versioni della Monna Lisa di Leonardo da Vinci. Leonardo realizzava infatti i suoi dipinti spesso in più versioni, esempi ne sono la sua Vergine delle Rocce, la Madonna del Fusi e la Madonna col Bambino. I due dipinti di Monna Lisa attribuiti dagli esperti a Leonardo da Vinci, non sono nessuno una copia dell'altro. Dato che non esiste alcun disegno preparatorio originale per la Monna Lisa, si reputa verosimile che Leonardo possa aver dipinto uno dei due ritratti direttamente su tela prima di lavorare sulla copia finale».

Un quadro originale secondo gli studi della Swiss Federal Institute of Technology e secondo la scuola americana, un fake, invece, secondo molti altri esperti tra cui, appunto, Vittorio Sgarbi. Vero o non vero, una cosa è certa, Leonardo Da Vinci tira sempre, soprattutto, quando si tratta della Gioconda irrimediabilmente di proprietà dei francesi. Quindi, se non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace: tanto vale sognare.

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