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A Torino è caccia al biglietto per il film sull’Egizio

Si intitola "Uomini e dei" ed è interpretata da Jeremy Irons la pellicola in anteprima il 26 novembre al Romano

Jeremy Irons

L'attore inglese Jeremy Irons

Jeremy Irons non verrà a Torino, in questi giorni si trova su un set. E, infondo, non c’è da stupirsi che sia così impegnato, in fondo si tratta dell’attore inglese Premio Oscar - per “Il mistero Von Bulow” (1990) - tra i più amati del cinema degli ultimi decenni interprete di film cult quali “Lolita”, “Mission”, “La casa degli spiriti”, “Callas for ever”, solo per citarne alcuni. Ma lui sarà comunque, anche se solo virtualmente, la star del giorno domenica 26 novembre alla 20 al Cinema Romano 2 quando il Torino Film Festival presenterà in anteprima assoluta il film “Uomini. Le meraviglie del Museo Egizio” dedicato, appunto, all’eccellenza torinese, uno dei musei più ammirati al mondo e che vede come suo direttore il giovane Christian Greco.

Prodotto da 3D Produzioni, Nexo Digital e Sky in collaborazione con il Museo Egizio e diretto da Michele Mally, che firma il soggetto con Matteo Moneta, autore della sceneggiatura, il film sarà nelle sale italiane a gennaio. Intanto, è già caccia al biglietto sotto la Mole dove si inizia a respirare aria di festeggiamenti in vista del 2024 e delle celebrazioni per il bicentenario del gioiello di via Accademia delle Scienze.


Con oltre 900 mila visitatori all’anno il Museo Egizio è il quinto museo più visitato in Italia ed è il più antico al mondo dedicato alla civiltà degli antichi Egizi. A Torino sono custoditi 40 mila reperti, di cui 12 mila esposti su 4 piani del museo. Sfingi, statue colossali, minuscoli amuleti, sarcofagi, raccontano quasi 4.000 anni di storia antica. Tra i reperti celebri nel mondo ci sono il Papiro dei Re, noto all’estero come la Turin King List, l’unica lista che sia giunta fino a noi che ricostruisce il susseguirsi dei faraoni, scritta a mano su papiro, o il Papiro delle Miniere, una delle più antiche carte geografiche conosciute.

E ancora sculture come la statua del sacerdote Anen, quella di Ramesse II, quella della cosiddetta Iside di Copto, oltre al ricco corredo funebre di Kha, sovrintendente alla costruzione delle tombe dei faraoni che insieme alla moglie Merit sarà tra i protagonisti di tutto il racconto. Un viaggio fra queste meraviglie raccontate dall’elegante figura di Irons e attraverso la narrazione dei colori che quotidianamente lavorano per l’Egizio. Oltre alla presidente Evelina Christllin e, appunto, Greco, anche i curatori e restauratori. Dal Louvre di Parigi al British Museum di Londra fino all'Ägyptisches Museum di Berlino: sono solo alcune delle importanti istituzioni museali mondiali da cui provengono i membri del comitato scientifico del Museo, che vanta oltre 90 collaborazioni.

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