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Senza tempo

Venditti e De Gregori ripartono da Torino ed è sold out

I due fenomeni della musica italiana attesi il 2 dicembre al PalaAlpitour, ecco la scaletta

Venditti De Gregori

Venditti De Gregori durante uno dei loro live

Come due amici al bar. Un bicchiere di vino, una sigaretta, due chiacchiere, il pianoforte, la chitarra e le emozioni di una vita intera. Anzi, dell’esistenza di milioni di persone, di generazioni che con loro, con Antonello Venditti e Francesco De Gregori, sono cresciute, hanno sognato, amato, vissuto. Già, due amici al bar, solo che in questo caso, il bar in questione sarà il PalaAlpitour di Torino dove il duo si esibirà il 2 dicembre, per l’inizio di una serie di sold out a spasso per i palazzetti italiani con cui cercheranno di replicare lo spettacolo dello scorso anno nei teatri diventati, però, troppo piccoli per loro.


Per il bagno di folla che li aspetta, per i tanti fan e la loro voglia di cantare ed emozionarsi sulle note di brani ormai dentro il Dna di ognuno. Si comincia da “Bomba o non bomba”, tanto per accendere l’entusiasmo, e si continua con “La leva calcistica della classe ’68”, “Modena”, “Bufalo Bill”, “La storia” e “Peppino”, brano appena uscito in una versione reinterpretata così come “La donna cannone”. Passano gli anni ma loro no. Loro sono lezioni di musica allo stato puro. Francesco, che è tornato sul palco dopo il grande dolore della perdita della moglie Francesca avvenuta a luglio, con la sua chitarra, la voce chiara e lucida nonostante i tanti “anta” e le sigarette, è un maestro sul palco. L’interprete migliore di un se stesso che non ha età e che ha saputo diventare immortale prima del tempo. Un poeta, un narratore, un musicista vero.

Così come l’Antonello nazionale, anche lui sigaretta alla mano, pianoforte, sorriso a denti stretti farà vibrare il PalaAlpitour grazie al timbro di una voce rara, romana de’ Roma e amata in tutto il Belpaese. Si divertono loro per primi, questo il segreto di uno spettacolo che più aggiunge date, più vende entusiasmo. Si chiuderà verso mezzanotte il loro viaggio nelle note del cuore, nell’immaginario collettivo fatto di vicende, personaggi, amori. La scaletta continuerà così, con “Generale”, “Sotto il segno dei pesci”, “Dolce signora che bruci”, “San Lorenzo”, “Alice” passando per l’omaggio a Lucio Dalla con “Santa Lucia” per chiudere con “Ricordati di me”.

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