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Cinema Massimo

Ultimo Impero: ecco cosa resta della discoteca più grande d'Europa

Viaggio fra i resti del tempio di Airasca con il Seeyousound Film Festival

Ultimo Impero

Ultimo Impero

Sette piste da ballo, nove bar, un’area interna da 7mila metri quadrati, una esterna da 12mila, sette fontane, due cascate e impianti da 20mila watt. L’Ultimo Impero della musica, la discoteca più grande d’Europa, il trampolino di lancio di nomi quali Gigi D’Agostino, Lello B, Claudio Diva, Daniele Gas, nato nel 1992 a Airasca, sovrano assoluto della notte fino al 2010, oggi non è altro che un cumulo di macerie abbandonate dove solo i ricordi possono coprire la profonda tristezza per un mondo che non esiste più. I ricordi e il cinema.

È qui, fra i muri scrostati e il degrado della pista da ballo simbolo degli anni Novanta, fu inaugurata niente di meno che da Claudio Coccoluto, che è stato ambientato (grazie alla Film Commission Torino Piemonte) il cortometraggio di Danilo Monte, dal titolo appunto “Ultimo Impero”, in programma in anteprima al Cinema Massimo il 2 marzo prossimo in occasione del Seeyousound Festival diretto da Carlo Griseri. La pellicola si inserisce all’interno dell’evento dal titolo “Ultimi imperi” in cui verranno proiettai anche i corti “Pacific Club” di Valentin Noujaim, “New Centuries Are Rare” di coyote, “Viva la notte” di Francesco Zanatta. Nel film non viene ripercorsa la storia dell’Ultimo Impero, l’ambiente e il ricordo di quello che questa discoteca rappresentava, in realtà fanno da sfondo a una vicenda di disagio dove alla fine, però, trapela un barlume di speranza.

È un lungo inverno che sembra non avere fine. Un uomo e una donna hanno freddo e sono soli. Trovano riparo tra le macerie dell’Ultimo Impero, un’ex discoteca che negli anni 90’ aveva fatto ballare migliaia di persone. Al cospetto del simulacro decadente di un mondo che fu, lui e lei cercano cibo, soldi e calore in un tempo sospeso fatto di attese e silenzi. Non sappiamo da dove arrivino, né dove siano diretti, ma è proprio lì all’Ultimo Impero che, grazie a un inaspettato gesto di umanità, le loro solitudini si incontreranno. Brevi, folgoranti istanti di repertorio presenti in questo lavoro di fiction fungono da tracce residuali, bagliori che ci riportano con un brivido in un altrove ben lontano dal fatiscente quotidiano esperito dai protagonisti. Un viaggio nel passato attraverso il presente che riporterà gli spettatori, specie quelli torinesi, a rivivere i fasti dei sabati sera spensierati degli anni Novanta quando nelle orecchie e nella vita dei giovani iniziava a insinuarsi una nuova realtà, quella della musica dance dal sapore elettronico ancora oggi in continua evoluzione.

L’Ultimo Impero chiuse una prima volta nel 1998. Riaprì nel settembre dello stesso anno, cambiando nome, Privilege, Templares, Royal Fashion Club, rimase attivo sino al 2007, ma non raggiunse più il successo di un tempo. L’ultimo evento risale al 2010 dopo di che il locale chiuse definitivamente, trovandosi da allora in stato di abbandono.

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