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Venti mostre in un mese: così Torino diventa capitale della fotografia

Exposed, il festival si terrà dal 2 maggio al 2 giugno. Ecco gli eventi in programma

Exposed

Una delle foto di Exposed

Un mese intero, dal 2 maggio al 2 giugno, 20 esposizioni in contemporanea in altrettante location torinesi, ma anche talk e intrattenimento per fare del mese a cavallo fra primavera estate, un mese dedicato a ciò che di meglio la cultura sotto la Mole sa offrire.

Si apre sotto questi auspici la prima edizione di Exposed Torino, il primo festival internazionale di Torino - che incrocerà il Salone del Libro (9-13 maggio) dedicato alla fotografia, voluto dalle istituzioni a partire da Comune, Regione, Camera di Commercio per continuare con, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea Crt. I vertici di quel vorrei e “posso” che permetteranno ai torinesi di fruire di iniziative anche gratuitamente. Il pass per tutti gli eventi, infatti, costerà 25 euro ma molti di questi saranno a ingresso libero.

La direzione artistica è affidata a Menno Liauw e Salvatore Vitale, rispettivamente direttore e direttore artistico di Futures – piattaforma internazionale che comprende 19 importanti istituzioni artistiche europee con impatto e influenza nel mondo della fotografia. Tornando al programma, le esposizioni coinvolgeranno un po’ tutte le location torinesi, da Camera (Centro italiano per la fotografia), ovviamente, alle Ogr, al Castello di Rivoli, al Cinema Massimo. Passando per: Ex Galoppatoio, Polo ‘900, Pista 500 di Pinacoteca Agnelli, Gallerie d’Italia, Mao, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, solo per citarne alcune.

Per quanto riguarda le esposizioni gratuite da non perdere “A View from Above” alle Ogr che, adottando la prospettiva verticale come punto di osservazione principale del paesaggio, esplora il modo in cui il nostro sguardo su ciò che ci circonda è mediato dall’obiettivo fotografico. E ancora, “As if the world had no East ” di Monica de Miranda al Polo ‘900, per chiudere con “Tender Loving Care” di Kalina Pulit a Palazzo Birago, progetto in stretto dialogo con la proiezione del cortometraggio omonimo realizzato dall’autrice stessa, che verrà proiettato nelle sale del Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema.

«Vogliamo concentrarci su un approccio innovativo e inclusivo per attrarre un pubblico eterogeneo, sia locale che internazionale, attraverso un programma diversificato che comprende diversi approcci alla fotografia: da quella classica a quella contemporanea, cross-media, installativa e performativa. La collaborazione e la collettività sono aspetti chiave», sostiene Menno Liauw. «Presentiamo progetti che spesso sono il risultato di una ricerca a lungo termine sugli sviluppi sociali delle comunità. Progetti che vanno oltre l’estetica, ma avviano dialoghi, sensibilizzano e ispirano cambiamenti sociali» conclude Salvatore Vitale.

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