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Paolo Virzì furioso abbandona l'anteprima torinese di "Un altro Ferragosto"

L'episodio lunedì 12 marzo. Ecco dove e cosa è accaduto

Paolo Virzì

Paolo Virzì sul set

Era un'anteprima molto attesa da parte dei fan torinesi che lunedì sera (12 marzo) hanno aspettato Paolo Virzì per la proiezione del suo "Un altro Ferragosto", il sequel del cult "Ferie d'agosto". Peccato, però, che qualcosa non sia andato per il verso giusto, almeno dal punto di vista del regista toscano il quale a fine proiezione ha sbottato abbandonando in malo modo la storica sala di corso Vittorio Emanuele II.

"Credo che abbiate diritto al rimborso del biglietto. Magari ve lo vengo a ripresentare un'altra volta, perché sono stupito che a Torino possano proiettare in modo così scadente. Scusate davvero tanto - ha detto - Non è il mio film. Il Cinema Ambrosio era un cinema bellissimo, non so cosa sia successo". E c'è di più, prima di uscire Virzì ha persino scritto sulla locandina di "non venire più in questo cinema" consigliando altre location. Un atteggiamento inaspettato da parte dell'apprezzatissimo regista toscano, ex direttore del Torino Film Festival che lo vide alla guida nel 2013, secondo lui dovuto alla cattiva qualità della proiezione.

"No comment" risponde a Torino Cronaca il gestore della sala Sergio Troiano il quale si sarebbe già rivolto a un legale per intentare una causa di diffamazione.

Una brutta storia per la Torino del cinema e inspiegabile. Fatti alla mano, l'Ambrosio è una delle sale preferite dai registi per le anteprime delle proprie pellicole. Basti pensare che nei quattro mesi appena trascorsi si sono succeduti nomi quali Paola Cortellesi, con il suo film campione d'incassi "C'è ancora domani", Sergio e Pietro Castellitto ,con "Enea", Matteo Garrone, con il film candidato all'Oscar "Io capitano". Da queste parti ha sfilato anche la ex  moglie di Virzì, Micaela Ramazzotti.

Tanti, infine, i commenti dei frequentatori dell'Ambrosio in difesa di quest'ultimo che stanno impazzando sul web.

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