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Il festival
27 Marzo 2024 - 17:31
Il "Grande Torino"
La piazza San Carlo per l’inaugurazione e poi l’omaggio al Grande Torino, il grande concerto per la città di Ludovico Einaudi, i 100 cellos di Giovanni Sollima, i melologhi di Stefano Massini per Martini & Rossi e Campari e di Tony Servillo per Puccini. Il tutto per un MiTo, quello firmato da Giorgio Battistelli, che «stabilisce delle connessioni, mette in relazione diverse realtà, dà delle sollecitazioni, fa riflettere, provoca degli scuotimenti, dei moti».
“Moti” è, infatti, il titolo scelto dal neo direttore artistico (rimarrà in carica fino al 2025) per il festival musicale in programma dal 6 al 22 settembre nelle città di Torino e di Milano. E moti, intesi come movimenti, saranno anche quelli del pubblico, si spera, sollecitato a spostarsi da una città all’altra per i concerti, dal momento che, per la prima volta, i programmi nei due capoluoghi saranno, in gran parte, diversi. «L’idea è di fare di MiTo un catalizzatore delle diversità - sottolinea Battistelli -, perché ci sono esigenze diverse tra Torino e Milano». A partire dalle fedi calcistiche. Ecco allora che per “Musica su due piedi”, una delle cinque isole tematiche lungo le quali si snoda il festival - le altre sono “MiTologie orchestrali”, Ascoltare con gli occhi”, “Artistiche imprese”, “Puccini, la musica, il mondo” – sono stati commissionati due diversi progetti musicali, uno dedicato al Grande Torino, a 75 anni dalla tragedia di Superga, e uno al Milan. In particolare, il 20 settembre all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto sarà la serata “Un’ora di storia e gloria del Torino e dei tifosi granata” con le musiche di Carlo Crivelli e Fabio Vacchi eseguite dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Enrico Pagano.
Dedicata alla memoria di Anna Gastel, presidente del festival scomparsa nel gennaio scorso, la 18esima edizione di MiTo Settembre Musica, si aprirà, dunque, sul palcoscenico torinese di piazza San Carlo con la Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Michele Spotti alla guida dei complessi del Teatro Regio ( l’8 settembre l’inaugurazione alla Scala di Milano con la Filarmonica della Scala e Riccardo Chailly). Trentacinque i concerti in programma nelle due città – a Torino anche al Carignano, l’Auditorium Rai, il Conservatorio, il grattacielo Intesa Sanpaolo, Le Roi Music Hall, il Teatro Vittoria e il Teatro Alfieri - per un costo di 3 milioni di euro. «Il budget si è attestato su questa cifra ormai da alcuni anni» sottolinea l’assessore milanese alla Cultura Tommaso Sacchi. A fronte, però, di 69 concerti nel 2023 e di 112 nel 2022.
Protagonisti di questa edizione, tra gli altri, Robert Trevino, Gianandrea Noseda con l’Orchestra di Santa Cecilia e la Filarmonica Trt, i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra e il Coro dell’Opera di Lione con la bacchetta di Daniele Rustion
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