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Oltre il cinema
06 Aprile 2024 - 05:00
L'attore francese Luc Merenda
È atteso domenica 7 aprile, alle ore 11 al cineteatro Baretti per un nuovo appuntamento di Schegge organizzato da Aiace: l'attore francese Luc Merenda, in compagnia di Steve Della Casa, rievocherà il cinema poliziottesco degli anni '70 di cui è stato un grande interprete. L'incontro, dal titolo “Soli e rabbiosi”, vuole svelare qualche segreto sull’ultimo genere popolare del cinema italiano.
«Come si svolgerà l'incontro non lo so, ma mi fido ciecamente di Steve», confida l'eroe di film come “Il poliziotto è marcio”. «Ci siamo conosciuti anni fa e l'ho trovato subito straordinario, con una cultura eccezionale ma soprattutto un grande cuore: sono molto sensibile al cuore, sono stato educato così».
Nel corso della chiacchierata si affronteranno tanti film girati in quell'epoca, con aneddoti e ricordi dal set e dagli incontri fatti in una lunga carriera. «Non ho mai avuto paura ad affrontare personaggi negativi, anche se li odiavo davo il meglio: una volta per strada mi dissero che mi avevano odiato in un film, li ho ringraziati perché voleva dire che avevo fatto bene il mio lavoro».
Tra i fan di Luc Merenda anche registi come Eli Roth (che lo volle in “Hostel 2”) e Quentin Tarantino: «Penso sia un genio: è delizioso, si è ispirato a tutti i nostri film ma riuscendo sempre a fare un film suo, è un grande».
Un eroe di film poliziotteschi con nel cuore, però, la commedia. «Mi piace molto, lo ammetto, ma non la so fare, almeno quella con gag fisiche. Ho lavorato con Paolo Villaggio in “Superfantozzi” e poi anche ne “I pompieri 2”, ma anche con Tinto Brass e molti altri. Non ho fatto solo il poliziotto nei film».
Dopo tanto cinema in Italia, il ritorno in Francia con molti successi ma poche soddisfazioni e quindi un cambio netto di vita. «Per anni ho fatto l'antiquario in giro per il mondo, poi la trasmissione “Stracult” di Marco Giusti e proprio Steve a Hollywood Party mi hanno fatto tornare a parlare di cinema in Italia: quei film che venivano criticati ai tempi venivano osannati, ora vivo a Roma e sono felice di essere tornato nel settore».
Nei giorni scorsi al Bif&st di Bari è stato presentato il documentario “Pretendo l'inferno”, scritto da Merenda e Della Casa e diretto da Eugenio Ercolani, in cui si ripercorre tutta la carriera dell'attore francese. «Da tempo sognavo di farlo ed è venuto quasi come speravo, sono contento. Ora so che ci sono discorsi per portarlo nelle sale anche all'estero, in Africa e sud est asiatico ero una star e so che potrebbe avere un bel pubblico».
Al termine dell’incontro, i partecipanti potranno condividere un aperitivo, offerto nel foyer del cinema e allestito da Karibu Open – Catering sostenibile (biglietti 7 euro, 4 per i soci Aiace).
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