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Surreali, assurde, sensuali: dal web alla tela, le immagini della donna secondo Ariane Heloise Hughes

In esposizione alla “Edge Art Space” di via della Consolata, i lavori dell'artista anglo-australiana

Arte contemporanea

«Penso che l’intera nozione di sguardo femminile sia svuotata di senso, tutto lo sguardo è e continuerà ad essere maschile». Per Ariane Heloise Hughes sembra non esserci una via d’uscita per una libera affermazione della donna, per una sua completa emancipazione.

PURA ILLUSIONE
Per l’artista anglo-australiana il dominio dell’uomo è sempre presente, la parità dei sessi una pura illusione. E la tecnologia in questo senso non aiuta perché se una donna pubblica la propria immagine su Instagram è solo in apparenza padrona di se stessa, in realtà cerca un’approvazione soprattutto maschile. Partendo dalle immagini esibite dalle donne sul web l’artista anglo-australiana crea le sue immagini sulla tela così surreali, assurde, sensuali. Colorate sulle tonalità del rosa e del rosso sono da venerdì esposte nella rassegna “Ariane Heloise Hughes. Horny Catholic G1rl” ospitata nella nuova galleria di via della Consolata 17 “Edge Art Space” (rimarrà visibile al pubblico fino al 25 maggio).

Qui sopra lo spazio espositivo di via della Consolata 17

«Recitare il ruolo della Horny Catholic G1rl è una lotta senza fine, immatura, infantile - dice la Hughes -, una lotta per essere desiderata e vista nell’era digitale senza poter (o aver paura di?) essere compresa o realmente capita». È la figura femminile al centro della sua ricerca artistica. Una figura sezionata e scandagliata nelle varie parti, i denti, la bocca, i piedi, il seno. «L’artista - spiegano dalla galleria - indaga il concetto di patriarcato nelle sue diverse accezioni e ne studia i codici visivi che tuttora influenzano la presenza delle immagini nel web, basta pensare all’universo di significati cui la donna contemporanea attinge per “scollarsi” dagli idoli tipici della simbologia cattolica , celebrando una presunta libertà espressiva». E il patriarcato acquista nuova forza con il consumismo dell’immagine, dove nuovi simboli, come le unghie lunghe colorate, le acconciature, i corpi nudi esposti al voyeurismo, si sovrappongono alle iconografie clericali.

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