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Cinema
21 Aprile 2024 - 17:38
"Sorretto da una scrittura serrata e da un ritmo incalzante, un film che ci conduce all’interno di una relazione e dei suoi struggenti addii. Un film che dà voce a una generazione difficilmente rappresentata nell’immaginario cinematografico e che ancora oggi conserva la preziosa memoria della storia LGBTQI+, ma al contempo allarga la visuale a un sentimento d’amore universale: il matrimonio e il divorzio come diritti che appartengono a tutte e a tutti. Il racconto della sessualità e i mutamenti del corpo con l’avanzare degli anni ci conducono alla scoperta di nuove dimensioni della vita".
Questa la motivazione con la quale la giuria, presieduta da Roberta Torre, ha spiegato perché "Turtles", "Tartarughe", di David Lambert è il film "All The Lovers 2024. Ottavio Mai Award: For The Best Feature".
Il lungometraggio vincitore della dell'edizione 2024 del Lovers di Vladimir Luxuria che si chiuderà questa al Cinema Massimo con una festa stile Raffaella Carrà, sulle note del "Tuca Tuca" rivisto da Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi.
Per Henry il traguardo della pensione si rivela amaro: le giornate sembrano infinite e, dopo 35 anni insieme a Thom, sente che la loro relazione sta precipitando. Sempre più distanti, sia sentimentalmente che sessualmente, e privi di ogni stimolo, si fanno la guerra tra le pareti domestiche, tanto che la separazione diviene inevitabile. Ma è davvero ciò che vogliono? Questa la trama con cui David Lambert, vecchia conoscenza del Lovers, dirige una "romcom" intelligente che, graffiando, ci fa riflettere sul
legame tra vecchiaia e amore. Senza troppe ipocrisie.
Ma quella di Lambert non è stato un trionfo in solitaria perché la giuria del concorso lungometraggi ha deciso di attribuire una menzione speciale al film "We Have Never Been Modern". Per la rappresentazione dell’intersessualità messa in scena con una cinematografia formalmente impressionante, che riesce a calare nel lontano 1937 una tematica particolarmente attuale.
Il premio al Miglior Documentario (giuria presieduta da Alexander Mello) è andato a "M is for mothers"; il Future Lovers, ossia, miglior cortometraggio (giuria Luca Bianchini), a "Tu Tijera en mi oraja" di Carlos Ruano; menzione speciale a "Una notte" di Alessio Vasarin.
Giuria Young Lovers: "Duino" di Juan Pablo Di Pace e Andrés Pepe Estrada.
Premio Giò Sajano, "We Have Never Been Modern" di Matej Chlupacek.
Premio Torino Pride, "The Judgment" di Marwan Mokbel.
I Premi del Pubblico a: "Duino", "The born between us", "It burns".
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