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"La meglio gioventù"

Sconti del 30 per cento: al Teatro Regio l'opera è per tutti

Non ci sarà Riccardo Muti, ma torna Roberto Bolle & Friends. Nove titoli lirici e due balletti: ecco il cartellone 2024/2025

Teatro Regio

"La meglio gioventù" al Teatro Regio

Questa volta non ci sarà Riccardo Muti, alla cui presenza si era ormai abituato il pubblico torinese - «gliel’abbiamo chiesto, ma non aveva più spazi disponibili» dice il sovrintendente del Regio Mathieu Jouvin -. Non sarà, dunque, il maestro napoletano a completare con “Le nozze di Figaro” la trilogia di Mozart iniziata con “Così fan tutte” e “Un ballo in maschera”’, ma il cartellone de “La meglio gioventù”, così titola la stagione d’opera 2024-2025 del Teatro Regio di Torino, con riferimento al film del 2003 di Marco Tullio Giordana, riserva novità che saranno senz’altro apprezzate dagli spettatori.

Non solo l’inedito trittico “Manon, Manon, Manon” per la regia di Arnaud Bernard con cui si aprirà la stagione il 1° ottobre prossimo e che vedrà alternarsi sul palco di piazza Castello le opere di tre compositori (Daniel Auber, Jules Massenet e Giacomo Puccini), con tre direttori d’orchestra ( Renato Palumbo, Evelino Pidò, Guillaume Tourniaire), e tre interpreti (Erika Grimaldi, Ekaterina Bakanova, Rocío Pérez) in una sorta di festival che, spiega Jouvin, «sta suscitando molto interesse anche all’estero». Non solo nuovi allestimenti e produzioni mai viste a Torino tra grandi titoli e piccoli gioielli poco conosciuti. Non solo il ritorno di Roberto Bolle and Friends, diventato ormai un classico delle feste natalizie sotto la Mole.

Ma «per rendere il teatro sempre più accessibile – è ancora il sovrintendente - abbiamo attuato una politica di riduzione dei prezzi dei biglietti, unificando i settori di platea C e D in un unico settore ancora più conveniente, applicando uno sconto del 30 percento sugli abbonamenti e allineando il costo delle prime a quello delle altre recite». Così con meno di 40 euro si potrà assistere ad un’opera, senza contare i biglietti scontatissimi delle Anteprime Giovani.


Sono 9 i titoli lirici in calendario, più 2 balletti, “Giselle” e “Lo Schiaccianoci” proposti a dicembre dal Balletto dell’Opera di Tbilisi, e lo spettacolo di Bolle, per un totale di 62 recite. A fare da filo conduttore il tema della giovinezza. Dopo il festival “Manon, Manon, Manon”, la stagione si inaugura il 23 novembre con “Le nozze di Figaro”, l’opera più frizzante di Mozart, presentata nell’allestimento del regista spagnolo Emilio Sagi. Sul podio salirà Leonardo Sini. A gennaio l’“Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, popolato dal regista Daniele Menghini di burattini e marionette, mentre sarà a firma di Leo Muscato il “Rigoletto” di Verdi diretto da Nicola Luisotti in programma tra febbraio e marzo.

Due piccoli gioielli poco frequentati nei teatri lirici sono, invece, “La dama di picche” di Chajkovskij ad aprile e l’ “Hamlet” di Ambroise Thomas a maggio, quest’ultimo rappresentato in prima mondiale nella versione con un tenore (John Osborn) al posto del baritono. Ultimo titolo in programma l’“Andrea Chénier” di Umberto Giordano diretto da Andrea Battistoni nello spettacolare allestimento di Giancarlo del Monaco. «Con la nuova gestione, questo teatro - commenta il sindaco Stefano Lo Russo - è tornato protagonista della vita culturale italiana con proposte artistiche innovative, come la scelta strategica delle Anteprime Giovani, e lo ha fatto tenendo i conti in ordine, ciò che ci consente di guardare al futuro con ottimismo».

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