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"Chiesa nostra": il rapporto tra mafia e chiesa in scena al Cineteatro Baretti

Mercoledì 22 maggio l'anteprima della pellicola di Antonio Biella con protagonista l'attore Pippo Delbono

"Chiesa nostra": il rapporto tra mafia e chiesa in scena al Cineteatro Baretti

Pippo Delbono nel documentario "Chiesa nostra"

Mercoledì 22 maggio alle 21 al cineteatro Baretti l’Associazione Museo Nazionale del Cinema promuove la proiezione in anteprima regionale del documentario “Chiesa nostra” di Antonio Bellia, un progetto dedicato al complesso e ambiguo rapporto tra mafia e Chiesa dal dopoguerra ai nostri giorni, scritto dal regista insieme ad Antonio La Licata.

APPUNTAMENTO CON IL REGISTA
All’appuntamento interverranno lo stesso Bellia e l’attore principale Pippo Delbono, mentre è stato invitato anche il giudice Caselli (biglietti 5 €). «Sono siciliano - ci racconta il regista - e ho sempre vissuto questa contraddizione fortissima, vedere da un lato la realtà di Palermo degli anni ’80 con preti di borgata molto impegnati nel discorso antimafia, con iniziative estremamente significative, e dall’altra parte il nichilismo e il silenzio dei vertici della Chiesa, locale e nazionale. Una contraddizione talmente forte ed evidente che mi ha sempre lasciato perplesso». Bellia ha costruito un racconto importante tra interviste e materiali di repertorio, l’intervento dell’attore Pippo Delbono e i disegni animati di Nico Bonomolo: «Non credo di aver scoperto chissà quale segreto, ho voluto però raccontare quasi cinquant’anni di storia e di una realtà che veniva accettata da tutti, purtroppo. Ora credo che i tempi siano maturi anche per fare un mea culpa e sono rimasto felicemente sorpreso da molti cattolici che hanno capito il mio intento e mi hanno sostenuto. Le cose sono cambiate con Papa Francesco, che per primo ha scomunicato i mafiosi».

In “Chiesa nostra” si mostrano le ambiguità, le complicità con i poteri occulti, l’impegno dei vescovi, i preti di frontiera al servizio della lotta alla mafia: criminali che si professavano religiosi e la risposta decisa, ma spesso tardiva, di un numero esiguo di uomini di Chiesa. Vincitore di un Nastro d’argento con il documentario “La corsa de L’Ora”, Bellia arriverà a Torino per incontrare il pubblico e commentare in sala il suo lavoro. «Non nascondo che si fa fatica a distribuire un documentario come questo, ma quando si riesce ho sempre avuto incontri bellissimi, anche con le scuole». Appuntamento il 22 maggio.

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