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Personaggio

Il pianista più famoso di Chieri? Si chiama Riccardo e ha 9 anni

Ecco chi è il piccolo musicista che continua a fare incetta di premi

Riccardo Sargenti

Il piccolo Riccardo Sargenti al suo pianoforte

Solo tra aprile e maggio, ha conquistato il primo posto in tre concorsi musicali e in un altro è arrivato secondo. Ha da poco compiuto nove anni il giovane pianista Riccardo Sargenti, che abita a Chieri ed è figlio d’arte. Con papà Stefano, insegnante di musica, e mamma Angela Cappabianca, cantante, ha iniziato a suonare da piccolissimo. «Farlo ai concorsi mi piace più che in casa: c’è tanta gente che ti guarda e ti ascolta, devi dare il massimo e fare attenzione a non sbagliare» non ha dubbi, mentre si gode i recenti successi.
Uno è internazionale, al Concours Artistique di Epinal, in Francia. Poi c’è il primo posto al concorso Steinway di Torino, organizzato da uno dei marchi di pianoforte più noti a livello internazionale. Costano decine di migliaia di euro, «sono la Ferrari della musica» svela papà Stefano. La gara è biennale. Grazie alla sua vittoria, Sargenti ha passato la prima selezione e si è qualificato per la fase successiva. Sarà l’anno prossimo, a Milano, con gli altri musicisti che si sono distinti nelle altre preselezioni. A questo punto, chi trionferà anche qui potrà accedere a un festival musicale ad Amburgo, in Germania, che offre una notevole visibilità internazionale.


Si aggiungono la Castell’Alfiero Piano Competition (primo premio) e il concorso “Bach” di Sestri Levante, dedicato al compositore tedesco. «Il primo strumento che ho imparato a suonare è il violino, ma preferisco il pianoforte - ripercorre il giovane musicista -. In camera ne ho uno verticale, in sala uno a coda, che è il mio preferito».


Riccardo frequenta la quarta elementare a Pino Torinese, papà Stefano insegna alla primaria Silvio Pellico di Chieri. «Sono riuscito a trasmettere a Riccardo la passione per la musica e ci piace coltivarla insieme - racconta quest’ultimo -. Lo facciamo senza pressioni, per divertimento. Per noi, è anche un bel modo di stare insieme». Fare il musicista da grande? Riccardo ci pensa: «Magari il pianista, può essere una bella idea. Però non sono sicuro di volerlo fare come lavoro. Anche diventare un chimico sarebbe bello. Poi vorrei andare in Inghilterra e studiare bene l’inglese e il cinese».

Intanto, nelle prossime settimane, parteciperà ad altri concorsi sul territorio e nelle altre regioni del Nord Italia. Sono anche un modo di continuare ad allenarsi in vista dei prossimi, importanti appuntamenti dello Steinway. Avanzare anche nelle prossime fasi della gara sarebbe un sogno. Il giovane pianista ci pensa, ma senza troppa agitazione: «Io continuo a studiare perché mi piace. Spero di essere pronto, poi vediamo cosa succederà».

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