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verso il bicentenario

Il Museo Egizio trasloca temporaneamente alle Gallerie d’Italia: un viaggio immersivo tra paesaggi sonori e artificiali

Dal 17 giugno al 13 luglio il museo di via Accademia delle Scienze chiuderà per restauri: «Il 13 e 14 luglio riapertura gratuita»

Il Museo Egizio trasloca temporaneamente alle Gallerie d’Italia: un viaggio immersivo tra paesaggi sonori e artificiali

Da sinistra Michele Coppola, Evelina Christillin e Christian Greco

Per tre settimane, dal 17 giugno al 13 luglio, il Museo Egizio troverà casa alle Gallerie d’Italia. Fervono i lavori nel museo di via Accademia delle Scienze, in vista dei festeggiamenti per il bicentenario della sua fondazione, e all’avvicinarsi della data del 20 novembre prossimo, quando il presidente della Repubblica Sergio Matterella verrà ad inaugurare il sito museale rinnovato, riallestito e riqualificato (sito che il 21 novembre sarà visitato anche dal direttore del Museo Egizio del Cairo), si rende necessaria una chiusura.

Così per la prima volta il secondo museo al mondo di antichità egizie chiuderà i battenti. Ma il dialogo con il suo pubblico non si interromperà, il museo continuerà a parlare di sé. Lo farà attraverso l’installazione immersiva intitolata “Paesaggi/Landscapes”, allestita nelle Gallerie di Intesa Sanpaolo in piazza San Carlo e visitabile gratuitamente tutte le mattine fino al 12 settembre. Il progetto, curato dall’egittologo Enrico Ferraris, è frutto di un accordo triennale, per iniziative di sviluppo e diffusione della cultura e dell’arte, siglato tra la fondazione presieduta da Evelina Christillin e Intesa Sanpaolo. «È l’impegno della Banca a favore della cultura - commenta Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici e direttore generale di Gallerie d’Italia - . Intesa Sanpaolo sostiene anche il riallestimento della Galleria dei Re dell’Egizio».


Paesaggi sono quelli sonori, naturalistici, linguistici presentati nel video proiettato sulle pareti della sala delle Gallerie. Immagini riprese con i droni o ricostruite con algoritmi dell’intelligenza artificiale. Sono paesaggi che parlano di un Egitto in continua mutazione. «Non paesaggi statici - sottolinea il direttore dell’Egizio Christian Greco - , perché i paesaggi statici non esistono, l’antico Egitto non esiste, esiste solo nella nostra testa. I paesaggi cambiano continuamente nel tempo». Il video alle Gallerie d’Italia anticipa l’“Egitto immersivo” che il pubblico potrà sperimentare nel 2025 in uno spazio di mille metri quadri realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia.

La riapertura del museo del 13 luglio offrirà anche una gradita sorpresa ai visitatori: l’ingresso gratuito per due giorni, il 13 e il 14 luglio. In programma, inoltre, dal 19 giugno al 10 luglio nelle Gallerie d’Italia un ciclo di 4 incontri tra fotografi, videoartisti ed egittologi. Un cantiere da 23 milioni di euro, quello che sta ridisegnando il museo torinese, «di cui 5 sono nostri, ci siamo autofinanziati» sottolinea la presidente Christillin. La quale, pur rimarcando le mille difficoltà che si incontrano nella gestione di un cantiere, ha voluto tuttavia affermare l’«ottima collaborazione con il Provveditorato ai lavori pubblici». Con l’auspicio di «completare i lavori per tempo».

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