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Trent'anni dell'Orchestra Sinfonica Rai con un cartellone da sogno e due concerti extra

L'importante traguardo verrà festeggiato con una doppia serata dal sapore di amarcord

Trent'anni dell'Orchestra Sinfonica Rai con un cartellone da sogno e due concerti extra

Il maestro Andrés Orozco-Estrad

Era il 24 settembre del 1994 quando all’Auditorium del Lingotto di Torino il direttore francese Georges Prêtre tenne a battesimo quell’orchestra nata dalle ceneri di altre compagini italiane e denominata Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Lo fece con un concerto sulle note della Suite da “Der Rosenkavalier” di Strauss, della Suite dal balletto “L’oiseau de feu” di Stravinskij e del celeberrimo “Bolero” di Ravel. Pochi giorni dopo, il 30 settembre, la bacchetta di Giuseppe Sinopoli guidò la neonata formazione attraverso le pagine di Schumann e Brahms. Ora, a distanza di 30 anni, i programmi di quei due concerti verranno proposti in due serate, il 25 e il 30 settembre, all’Auditorium Rai di Torino sotto la direzione di Andrés Orozco-Estrada. Festeggia così il suo trentesimo compleanno, con una sorta di “amarcord”, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. E per il direttore principale della Osn, «è un onore e un’ opportunità farlo dopo questi due grandi maestri».

APRIPISTA
I due concerti fuori abbonamento faranno da apripista alla stagione 2024-2025, inaugurata il 17 ottobre sempre dal direttore d’orchestra colombiano, cui è affidata anche la direzione di altri 7 concerti dei 25 che compongono la stagione disegnata dal direttore artistico Ernesto Schiavi (più il concerto di Natale e quello di Carnevale). Tutti trasmessi da Radio3, in live streaming sul portale di Rai Cultura e alcuni in Tv su Rai5. «Una stagione che abbiamo nel cuore» sottolinea Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura, che si snoderà da Beethoven a Šostakovic e che confermerà, si augura il sovrintendente Gianluca Picciotti, «la crescita consolidata lo scorso anno che ha invertito la tendenza in discesa registrata con la pandemia».

GRANDI NOMI
Come sempre grandi nomi nel calendario di piazza Rossaro, da Robert Treviño a Fabio Luisi, a Ottavio Dantone. Si segnalano, poi, i ritorni Daniele Rustioni - con il pianista Francesco Piemontesi -, e di Andrea Battistoni - con la violoncellista Anastasia Kobekina -, di Marc Albrecht, John Axelrod. Non mancheranno i debutti con giovani come Giuseppe Mengoli, l’austriaco Patrick Hahn, il belga-americano Giulio Cilona. Tra i solisti si annoverano Patricia Kopatchinskaja, Nikolaj Szeps-Znaider, Marie-Ange Nguci, Pablo Ferrández, Sergey Khachatryan, Mario Brunello. «Si celebreranno anche gli anniversari di Berio, Šostakovic e Eötvös».

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