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Verso il bicentenario

Museo Egizio chiuso? Niente paura ci sono le passeggiate con i curatori del restyling

Le visite guidate in programma dal 25 giugno al 12 luglio

Museo Egizio

Ecco come sarà il Museo Egizio

Le passeggiate con i curatori costeranno 30 euro, a persona, si terranno tutti i giorni dal 25 giugno al 12 luglio, saranno organizzate per gruppi con numero massimo di 25 persone e consentiranno di assistere alla trasformazione del secondo museo al mondo di antichità egizie in vista del suo bicentenario. Visite guidate al Museo Egizio chiuso per lavori, così non si interrompe il dialogo con il suo pubblico, come promesso dalla presidente Evelina Christillin e dal direttore Christian Greco.

Non solo l’installazione immersiva “Paesaggi/Landscapes’ che si è aperta il 17 giugno scorso alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo in piazza San Carlo, un progetto curato dall’egittologo Enrico Ferraris che offre gratuitamente al pubblico tutte le mattine un’immersione in un Egitto in continua trasformazione. Ora, il legame tra i visitatori e il museo di via Accademia delle Scienze, costretto a chiudere i battenti fino al 13 luglio per gli interventi di riqualificazione, si rafforza con un’altra iniziativa, le “Passeggiate con il curatore”. Durante le pause del cantiere sarà possibile, previa prenotazione (sul sito www.museo egizio.il o al numero 011.4406903) visitare il museo e vedere da vicino le trasformazioni che lo interessano.

In particolare la riqualificazione della corte interna, la futura Piazza Egizia, una piazza aperta al pubblico, uno spazio condiviso dal museo e dalla città e da cui si avrà accesso a quasi tutte le attività del nuovo concept museale. A caratterizzarla runa copertura trasparente e tecnologica in vetro e acciaio, sorretta da soli otto pilastri, che si eleverà fino al marcapiano del piano primo, l’ altezza massima consentita dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali. Lo scheletro in acciaio avrà anche la funzione di fruire da raccolta delle acque meteoriche che verranno confluite a terra. Da sottolineare come e nuove soluzioni tecnologiche siano state progettate tenendo presente l’obiettivo di integrarsi completamente con le pareti originali e storiche dell’edificio e di minimizzare il più possibile i futuri interventi di manutenzione. Con la piazza Egizia si riorganizzeranno una serie di stanze urbane collegate aperte a tutti.

L’idea di coprire la corte- spiega la presidente Evelina  Christillin - nasce dalla volontà di creare una nuova agorà che sia restituita alla collettività e, al contempo, di  rendere fruibile gratuitamente il tempio di Ellesja donato dall’Egitto all’Italia”. Un dono fatto in segno di gratitudine per il contributo offerto dal museo al salvataggio dei tempi della Nubia che rischiavano di essere sommersi dalle acque del lago Nasser.  “Dopo la trasformazione del 2015 - è ancora la Christillin - il museo si è aperto al mondo, ha cambiato costantemente la sua offerta espositiva, ha studiato nuove strade e ricette per raccontare non solo la cultura materiale ma anche la storia nascosta dei reperti e della civiltà dell’antico Egitto”.

Con questo nuovo look il museo sarà inaugurato il 20 novembre prossimo dal presidente della Repubblica Sergio Matterella.

 

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