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biennale arte 60

La spirale infinita di Betsabeé Romero alla Biennale di Venezia

In Laguna fino al prossimo 1° settembre la personale dell'artista messicana

La spirale infinita di Betsabeé Romero alla Biennale di Venezia

Una delle opere in mostre dell'artista messicana

La 60esima Biennale d’arte di Venezia, ospita quest’anno tra gli eventi collaterali all’esposizione, una mostra personale di Betsabeé Romero: The endless Spiral. Organizzata dal Museum of Latin American Art (MOLAA) di Long Beach CA è curata dalla Chief curator del museo, Gabriela Urtiaga, storica dell’arte e ricercatrice argentina.

Betsabeé Romero è un’artista messicana di grande talento, che lavora da più di 20 anni e espone la sua arte sviluppata originariamente sul tema dell’essere straniero nel mondo. Tema approfondito e trattato diffusamente nelle estensioni relative alle questioni sociali come la trasmigrazione e le combinazioni di elementi linguistici o culturali di diversa provenienza o natura. Inoltre, si è interessata ad affrontare i problemi dell'arte pubblica e dell'arte popolare, la sua permanenza e il rapporto con il tessuto sociale e con pubblici alternativi all'arte contemporanea.

L’artista ha avuto più di 100 mostre individuali nei 5 continenti e la sua presenza a Venezia con il MOLAA, Museum of Latin American Art a Long Beach, in California, costituisce una vera e propria celebrazione della sua arte e della durevole relazione tra l’artista e il museo. Il MOLAA è un’istituzione artistica “pioneristica”, impegnata nella valorizzazione e diffusione dell’arte latinoamericana e latina, moderna e contemporanea. La collezione permanente del museo si è sviluppata notevolmente dal 1996, anno della sua fondazione, espandendo le sue superfici espositive che comprendono anche un grande giardino di sculture. Oggi la collezione permanente del museo conta oltre 1.300 opere d’arte e l’offerta artistica comprende numerose attività, come mostre innovative, eventi culturali e programmi educativi.

La mostra a Venezia sarà aperta fino al 1° settembre e si propone di esplorare il tema dello straniero, in linea con il titolo della Biennale: “Stranieri ovunque”. Attraverso opere commissionate e nuove installazioni, Romero affronta diverse sfaccettature di questo tema complesso, evidenziando dualità, tensioni, conflitti e fratture nella nostra cultura e storia. Le opere esposte, con i loro colori intensi e accesi, le forme e i volumi vibranti, le combinazioni plastiche e cromatiche di grande effetto, trasmettono ai visitatori tutta la creatività e fantasia della grande artista messicana che ci trasporta con energia nel suo straordinario linguaggio artistico, declinato idealmente sul tema della mostra veneziana.

Questa esposizione è il risultato di una lunga relazione tra l’artista e il Museo MOLAA ed inoltre rappresenta un grande lavoro di squadra orientato all’eccellenza; lo scambio di conoscenze e la diffusione dell’arte e degli artisti latinoamericani e latini nel mondo.

Autoritratto dell'artista messicana Betsabeé Romero

La mostra è divisa in sei sezioni con un approccio differente al tema dello straniero:

  • Segni per guidarci verso l’esilio: un’installazione che riflette sulle migrazioni e sul ruolo della comunità nel contrastare l’orrore e le ingiustizie.
  • Identità: specchi concavi che distorcono l’immagine del visitatore, interrogando la costruzione dell’identità e le discriminazioni.
  • Barbed Borders: un’esplorazione della sofferenza causata dai confini politici ed economici.
  • Totem rotolanti di gomma e oro: un omaggio alla mobilità e alla memoria, con totem su ruote realizzati con pneumatici riciclati.
  • Nel punto di fuga delle ombre: una riflessione sulla cultura come casa e rifugio.
  • Feathers of a spiral sunrise: un viaggio attraverso una spirale senza fine, simbolo di saggezza e ciclicità.

Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa – Piazza San Marco, 71C                                                                               Dal mercoledì alla domenica dalle 10:30 alle 17:30. Fino al 1° settembre. Ingresso gratuito

 Paolo Palamà

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