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Sonic Park

Tutto esaurito, ci sono i Pooh: «Il successo? Ci è costato sacrifici»

Gran finale a Stupinigi con la storica band che si esibirà il 18 luglio per oltre tre ore di live

I Pooh

La band al completo: Riccardo, Red, Roby e Dodi

Oltre 100milioni di dischi venduti e un parterre di riconoscimenti da fare invidia. Ma loro, i Pooh, gli “Amici per sempre” che presto festeggeranno sessant’anni di carriera, sono stati e sono molto di più di un gruppo musicale. Sono il simbolo di anni di spensieratezza fatti di maglioni di lana a sbuffo e l’adesivo con lo scritta “Pooh” stilizzato sullo zainetto. Sono il ricordo delle estati trascorse in spiagge dal cuore di panna cantando a squarciagola “Piccola Katy”, “Dammi solo un minuto”, “Tanta voglia di te”. Sono il passato, ma sono anche un presente più che mai solido visto il successo del loro tour estivo che giovedì 18 luglio toccherà anche Torino nell’ultimo appuntamento, andato sold out, del Sonic Park Stupinig 2024.

«Dopo quasi 60 anni di carriera abbiamo fatto concerti in tutto il mondo, ma questo tour è davvero speciale. Quando ci hanno detto che avremo suonato nei luoghi più belli d’Italia abbiamo detto: dove dobbiamo firmare? Sarà uno show dove la bellezza di queste location uniche farà da cornice ai grandi successi della nostra carriera per quasi tre ore di live. Sarà davvero imperdibile…», hanno spiegato Facchinetti e compagni riferendosi alle meravigliose location del tour estivo che li ha portati da Verona, Caracalla, a Stupinigi e che continuerà tra nel Belapese fino a fine agosto.

Sembrate molto emozionati?
«L’emozione è sempre tanta, anche dopo tutti questi anni, il palco poi è sempre stata la nostra prima casa e ci dà ancora oggi una scarica di adrenalina incredibile. È il posto in cui siamo davvero a contatto con quel pubblico che ringraziamo ogni giorno da quasi sessant’anni per il sostegno e l’amore che ci dà. Noi ci emozioniamo insieme al nostro pubblico, quando cantiamo certi brani, ricordiamo il momento in cui quel brano è nato, dove eravamo, e gli anni che sono passati». ».

Che spettacolo vedranno i torinesi?
«Affrontiamo queste location con tantissimo rispetto e con tanta meraviglia, per noi suonare in posti del genere, che tutto il mondo ci invidia è un grandissimo onore. Abbiamo deciso infatti di mantenere un palco minimal per non coprire la bellezza di ciò che ci circonda».

Qual è il vostro segreto?
«Crediamo che una carriera così lunga abbia diversi ingredienti: passione, sacrificio, dedizione, la gavetta, quella vera. Abbiamo sempre lavorato tanto, sacrificando anche un po’ delle nostre vite private e poi come in ogni cosa ci vuole un pizzico di fortuna».

Voi, amici per sempre, oggi non ci sono più Stefano e Valerio, ed è tornato Riccardo (Fogli)....
«Con la scomparsa di Valerio e di Stefano abbiamo perso sicuramente due fratelli, nella vita e nel lavoro. Ma loro in realtà sono sempre con noi sul palco, Valerio e Stefano erano i nostri poeti, hanno scritto successi immortali che noi portiamo tutte le sere in scena, e non smettiamo mai di ricordarli. Abbiamo richiamato Riccardo per il nostro tour per i 50 anni di carriera nel 2016, Riccardo è una persona stupenda che porta il sole ovunque vada oltre che un grande artista».

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