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Il libro in edicola con torino cronaca

"Mestieri di una volta nelle alpi piemontesi"

Il libro con Torino Cronaca. All'interno, una raccolta di 94 fotografie d'epoca che offrono un viaggio nel passato, catturando momenti storici e raccontando storie di un tempo lontano

LA RECENSIONE:" Mestieri di una volta nelle alpi piemontesi" di Gian Vittorio Avondo & Pino Moretti

"Mestieri di una volta nelle alpi piemontesi" un libro di Gian Vittorio Avondo & Pino Moretti

Quali erano i mestieri per cui gli abitanti della montagna erano maggiormente portati? Innumerevoli e fortemente radicati nelle esigenze e nelle caratteristiche del territorio. Questi lavori erano spesso stagionali e richiedevano di spostarsi lontano da casa per periodi di tempo significativi. Una volta conclusa la stagione, tuttavia, si ritornava al paese per dedicarsi alle attività agricole, che rappresentavano la spina dorsale dell'economia locale.

I mestieri montani, salvo rare eccezioni come quello del minatore o del mugnaio, erano principalmente orientati alla sussistenza. Si trattava di lavori temporanei, indispensabili per integrare il reddito familiare e garantire la sopravvivenza in un ambiente naturale difficile e scarsamente produttivo. Questi mestieri, oltre a fornire i mezzi di sostentamento, erano anche una preziosa eredità culturale, tramandata di generazione in generazione. I padri insegnavano ai figli i segreti del mestiere, e questi ultimi si assumevano la responsabilità di perpetuare questa conoscenza.

In sostanza, i lavori praticati dagli abitanti della montagna erano più di una semplice fonte di guadagno: rappresentavano un modo di vivere, profondamente intrecciato con le tradizioni e con il territorio. La continuità di queste attività, passate di mano in mano, racconta la storia di una comunità che, nonostante le difficoltà, ha saputo mantenere viva la propria identità e adattarsi alle esigenze imposte dalla natura. In un mondo che cambiava lentamente, queste tradizioni lavorative costituivano un ancoraggio sicuro, un legame indissolubile tra passato e futuro.

GLI AUTORI

Pino Moretti, laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in Malattie dell'Apparato Respiratorio, attualmente pensionato, ha lavorato dal 1979 al 2017 presso la S.C. di Medicina Interna dell'Ospedale Agnelli di Pinerolo, occupandosi in particolar modo di pneumologia. Ha insegnato presso la Scuola per Infermieri professionali G. Agnelli di Pinerolo e ha tenuto corsi di aggiornamento per medici di medicina generale, partecipando a congressi e corsi di Medicina Interna e Pneumologia. Con G.B. Aimino è autore del volume Epidemie in Piemonte; con G.V. Avondo è autore del volume Il cibo dei contadini in Piemonte.

Gian Vittorio Avondo ex insegnante laureato in Storia Contemporanea, ha al suo attivo svariati articoli, apparsi su riviste a diffusione locale e nazionale e numerose pubblicazioni di carattere storico, etnografico e turistico/escursionistico. Tra le prime: Il segno che cambia. 135 anni di storia politica Pinerolese attraverso le cronache della stampa locale; Pinerolo tra fascismo e Resistenza; Pragelato, il Beth e le sue miniere ad un secolo dalla grande valanga ecc.

Il libro "Mestieri di una volta nelle alpi piemontesi" è disponibile in tutte le edicole di Torino e provincia in abbinamento a Torino Cronaca a 9,30 euro,più il prezzo del quotidiano.

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