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Emozioni
22 Settembre 2024 - 14:39
Lorenzo Jovanotti e Alessandro Baricco
Continueranno fino alle 17 di oggi (22 settembre) in piazza Borgo Dora le celebrazioni della Scuola Holden di Torino, in festa per i suoi primi trent'anni. E' questo il tempo trascorso da quando Alessandro Baricco fondò in corso Dante la sua scuola di scrittura, cresciuta fino a trasformarsi in un punto di riferimento importante per quanti desiderano diventare professionisti della "penna".
Il compleanno è iniziato questa mattina con una grande sorpresa: dopo la lezione del "preside" Baricco, ha fatto la sua comparsa non annunciata Lorenzo Jovanotti "vecchio" amico della Scuola Holden. Ecco le immagini che lo ritraggono durante il suo intervento avvenuto poche ore fa difronte a una platea composta dai 3.500 ex allievi che hanno frequentato la Holden dal 1994 ad oggi, oltre a docenti, scrittori e scrittrici che sono passati nelle aule in questi anni. Tanta la commozione di Baricco.
I festeggiamenti, in realtà, sono iniziati già ieri sera, a partire dalle 22, con il dj set del diplomato e scrittore Maurizio Amendola, e con l’allestimento di un photo booth e un video booth nell’atrio della scuola per documentare e raccontare le vite di chi ha studiato, lavorato e insegnato alla Holden, dando vita giorno per giorno alla sua anima più profonda.
Subito dopo la performance di Lorenzo Jovanotti sono partite le grancasse della BandaKadabra Orchestra, una fanfara itinerante che si è spostata tra la Scuola e il quartiere Borgo Dora, anch’esso in festa.
A partire dalle 10 di mattina sono state previste varie attività in piazza e sotto i portici della Scuola, aperte a tutti e organizzate da Fronte del Borgo, l’area della Holden che ogni anno anima Borgo Dora e la città con innumerevoli attività gratuite. In programma ci sono laboratori per bambini e bambine, uno sportello di scrittura per adolescenti e anche attività per adulti: un’asta di storie, un gioco di ruolo e un gruppo di lettura.
Fino alle 16 inoltre il cortile della Holden si trasformerà in una grande sagra di paese: ci saranno panche e tavolate per un pranzo comunitario, con cibi e bevande distribuiti in vari punti della corte.
Cos'è la Scuola Holden
Alla Scuola Holden si insegna storytelling. Alla lettera, significa “raccontare storie”. È nata a Torino nel 1994 e uno dei fondatori è Alessandro Baricco, attuale Preside. La Scuola si chiama Holden perché l’idea era quella di fare una scuola da cui uno come Holden Caulfield, il protagonista del romanzo di Salinger, non sarebbe mai stato cacciato. Un posto per gente non normalissima, ecco; per ragazze e ragazzi convinti che “non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”.
Ancor oggi, in effetti, la Holden ha un modo molto singolare di far crescere gli studenti e insegna con metodi, princìpi e regole che sarebbe difficile trovare altrove. Sono gli stessi princìpi che ci tengono viva l’anima mentre ascoltiamo una storia, qualcosa capace di farci ridere, piangere, sobbalzare sulla sedia, anche se le diverse discipline che si studiano vengono riassunte, per comodità e sorellanza, in un’unica parola: narrazione. Le persone che frequentano la Scuola sono molto diverse: ci sono bambini delle elementari che vengono a fare i compiti o manager di alto livello che seguono percorsi di formazione aziendale. Tutti però imparano le stesse regole, perché i meccanismi che fanno funzionare una fiaba o la presentazione di un bilancio, in fondo, sono uguali.
Per i primi vent’anni, la Holden è stata una Scuola piuttosto piccola. Stava tutta in un appartamento in Corso Dante, al primo piano di una palazzina liberty vicino al Po, ed era grande quanto un paio di campi da tennis. C’erano solo tre aule, una biblioteca e una grande stanza comune, chiamata Lo Spazione, con un pianoforte verticale e il proiettore per guardare i film. Ogni anno venivano ammessi una trentina di studenti, che venivano da tutta Italia e stavano in un’unica classe, in cui si studiava narrazione cinematografica e scrittura. L’atmosfera che si respirava era simile a quella di un gruppo Erasmus in trasferta.
Dal 2013 la Scuola è diventata molto più grande. Si è spostata nell’ex Caserma Cavalli, una vecchia e bellissima fabbrica di bombe di circa 4.000 metri quadrati che da anni giaceva abbandonata, e che la Città di Torino ha dato in concessione alla Holden in seguito a una gara. C’era bisogno di più spazio anche perché, come dice Alessandro Baricco, “quando si sogna non c’è mai un soffitto”.
Dall’8 febbraio 2024, inoltre, la Scuola Holden è entrata interamente a far parte del Gruppo Feltrinelli con la costituzione del Polo Feltrinelli Holden. Guidato dall’Amministratore Delegato di Scuola Holden Giuseppe Morici, il polo racchiude Scuola Holden e Feltrinelli Education, piattaforma di formazione professionale e culturale del Gruppo. Il legame tra Holden e Feltrinelli è iniziato tempo fa su intuizione di Carlo Feltrinelli e si è rafforzato negli anni, quando dalla minuscola sede di Corso Dante si è realizzato il progetto della Grande Scuola in Borgo Dora. In seguito, si è ulteriormente rafforzato nel momento della nascita di Academy, il corso di laurea triennale accreditato dal Ministero, con una crescita al 51,5% della partecipazione da parte del Gruppo Feltrinelli.
La Scuola Holden oggi
Adesso studiano qui circa 350 allievi e allieve dei percorsi principali Academy e Daimon, più quelli che frequentano percorsi brevi e di alta formazione che si tengono online, la sera oppure durante il weekend. Ogni anno passano dalle aule della Holden circa 5.000 persone.
Academy, il primo corso di laurea triennale in scrittura in Italia, seleziona 100 ragazzi e ragazze ogni anno: attualmente sono attivi tre anni accademici, con 214 studenti suddivisi in 11 classi.
Daimon, invece, è il Master in tecniche della narrazione: dura due anni, e al centro c’è l’idea che narrare non sia solo un gesto artistico, ma anche un mestiere possibile e un modo per guardare il mondo. Al momento ci sono 124 studenti iscritti, suddivisi in 7 classi.
Holden Over30 è il master part time in scrittura ideato per chi non può trasferirsi a Torino e studiare a Scuola a tempo pieno: gli otto weekend di lezione sono distribuiti nell’arco di nove mesi e ogni anno si diplomano circa 100 allievi, che studiano suddivisi in classi da 15 - 20 persone al massimo.
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