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Ciak si gira!

Il thriller riporta Torino sul set. E c’è anche la star di Spielberg

Viaggio sul set di “Ferine” di Andrea Corsini in corso a Cumiana

"Ferrine"

Sul set

Si concluderanno il prossimo 21 ottobre le riprese dell’opera prima di Andrea Corsini, “Ferine”, un thriller psicologico che si sta realizzando tra Cumiana e Borgo Cornalese, alle porte di Torino: prodotta da Edi, società milanese che nasce come realizzatrice di effetti speciali (ha da poco vinto un Emmy per il lavoro sulla serie Netflix “Ripley”), è una storia di razionalità e istinto, di donne e di maternità, di rapimenti e di caccia a una “bestia” selvaggia.


«Preferisco si sappia poco della storia, anche se nasce da un mio cortometraggio precedente con cui sono stato a Venezia nel 2019», spiega il bresciano Corsini. «Da sette anni lavoro a questo progetto, il corto è stato decisivo per mostrarne a tutti le potenzialità».


A Cumiana le riprese si sono svolte in una villa brutalista in cemento armato, a Borgo Carnalese in un’ampia tenuta agricola già utilizzata per le serie “La strada di casa” e “La legge di Lidia Poet”. «Sono due spazi perfetti anche per rendere la psicologia delle rispettive proprietarie, in particolare la villa di Cumiana ci ha dato molte idee: ogni angolo ispirava un’inquadratura e combaciava perfettamente con lo script».


Protagoniste del film, realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e girato in lingua inglese, sono Carolyn Bracken (già nel cast degli horror “Oddity” e “You are not my mother”), Paola Lavini (vista in “Volevo nascondermi”) e Caroline Goodall, storica attrice già impegnata sui set di Steven Spielberg, come “Schindler’s List” e “Hook”. «Siamo tutte donne, tutte forti, tutte diverse e tutte un po’ sole», spiega Goodall. «Ho amato da subito il mio personaggio, una donna misteriosa, una cacciatrice vera».


“Ferine” è un horror diurno che verrà venduto all’estero con il titolo internazionale “Beasts of prey”, viene girato in inglese ma la storia sarà ambientata in nord Italia («Alcuni personaggi parlano italiano, in una scena un paio di contadini anche in dialetto», aggiunge il regista). Sono state coinvolte ulteriori location anche tra Torino, Stupinigi e Villastellone. La troupe è composta al 90 per cento di professionisti piemontesi, tra Luana Velliscig per il casting, l’organizzatore generale Edoardo Rossi, il direttore di produzione Stefano Masera, il direttore della fotografia Fabrizio la Palombara e il tecnico del suono Vito Martinelli.

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