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Via Oropa 28

A Torino? Meno fabbriche, più arte: un nuovo spazio espositivo nella ex Michelin

La Fondazione Giorgio Griffa sarà inaugurata il 24 ottobre dalla mostra "Inside"

A Torino? Meno fabbriche, più arte: un nuovo spazio espositivo nella ex Michelin

L’arte contemporanea a Torino da oggi ha una nuova casa, un nuovo spazio espositivo «aperto alle idee e agli scambi e al confronto tra artisti, curatori e pubblico». È la Fondazione Giorgio Griffa che in via Oropa 28, in un’ex area industriale del quartiere Vanchiglietta, giovedì 24 ottobre, aprirà ufficialmente le porte al pubblico inaugurando, con la mostra collettiva “Inside” la sua attività.

C’è fermento culturale all’ombra della Mole e con questa novità, che giunge proprio a ridosso della settimana di Artissima, il capoluogo piemontese compie un ulteriore passo sulla strada che lo porta ad essere considerato sempre più punto di riferimento per il contemporaneo in Italia. Il fatto, poi, che questa nuova realtà sia ospitata in un’ ex fabbrica - l’edificio fu costruito nel 1916 per essere un lanificio e dagli anni Cinquanta fino agli anni Ottanta venne destinato alla gestione e stoccaggio pneumatici della Michelin -, può essere letto come un segno dei tempi, ovvero come segno della trasformazione di Torino da città manufatturiera a città a vocazione culturale. Un altro esempio è quello del Museo Ettore Fico, che ha tramutato in spazi espositivi l’ex Sicme di via Cigna 114. Da notare come entrambe siano realtà di periferia, una periferia che si apre al contemporaneo.


Per il suo primo progetto espositivo, la Fondazione Griffa ha scelto di rendere omaggio agli artisti che da anni lavorano all’interno dell’edificio dove ha sede la Fondazione. Sono a firma di Marco Gastini, Giorgio Griffa, Luigi Mainolfi, Nunzio, Elisa Sighicelli, Grazia Toderi e Gilberto Zorio le opere esposte fino al 28 novembre nei 200 metri quadri al piano terra di via Oropa nella rassegna curata da Sébastien Delot. Opere che spaziano dal disegno alla pittura, dalla scultura e fotografia e che attraversano decenni della storia dell’arte contemporanea. Tra i lavori si possono ammirare il “Disordine” di Giorgio Griffa, la “Stella” di Gilberto Zorio, le “Orbite rosse di Grazia Toderi. Inoltre, un video di circa 30 minuti presente in mostra racconta tutte le fasi che hanno portato all’apertura di questa prima esposizione collettiva.


Cuore pulsante della Fondazione, nata per volontà dello stesso Giorgio Griffa, è l’Archivio a lui dedicato e ospitato sempre nell’edificio di via Oropa. Qui vi sono documentati e conservati oltre 50 anni di produzione dell’artista. Secondo la proposta culturale della Fondazione il calendario espositivo alternerà rassegne di Giorgio Griffa a mostre speciali realizzate insieme a curatori invitati a relazionarsi con l’opera dell’artista.

In collaborazione con Fondazione Quarto Potere

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