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CINEMA

Da Billy Zane a Cristiana Capotondi, gran finale al Tff 42: ecco i premiati del festival

Dieci giorni pieni di emozioni per la kermesse guidata da Giulio Base: "I numeri sono molto incoraggianti"

 Da Billy Zane a Cristiana Capotondi, gran finale al Tff 42: ecco i premiati del festival

Finalmente è apparsa anche la madrina del Tff, Cristiana Capotondi (seconda da sinistra)

Si è chiuso con la vittoria del TorinoFilmLab, il laboratorio del Museo del cinema che aiuta talenti di tutto il mondo, il Torino Film Festival 42: sia il miglior film internazionale, il belga “Holy Rosita”, sia il premio speciale della giuria tra i documentari, l'egiziano “The Brink of Dreams”, sono nati infatti grazie al Tfl. Un'edizione, la prima diretta da Giulio Base, che ha segnato un punto di rottura con la tradizione, puntando sull'arrivo di star internazionali, riducendo il numero dei film e dei cinema coinvolti.

«Si è parlato di successo, ma è brutto se lo faccio io: i numeri ufficiali li daremo lunedì ma sono molto incoraggianti», ha rivelato Base. Dopo l'assenza per malattia dell'inaugurazione, alla chiusura era presente la madrina del festival, Cristiana Capotondi, che ha presentato il suo film del cuore, “Brazil” di Terry Gilliam, e incontrato il pubblico: «Sono felice di essere finalmente qui», ha confidato.

«Ho iniziato qui a Torino nel 1994 per una serie Rai con Gigi Proietti e Nancy Brilli. Bravo Giulio, avete messo a soqquadro una città: peccato solo tu sia juventino». Ultimo ospite di rilievo, ma senza Stella della Mole, è stato Billy Zane, mimetico in modo incredibile nel ruolo di Marlon Brando nel film in anteprima mondiale “Waltzing with Brando”.

«Era una grande sfida», ha spiegato l'attore, noto al pubblico per essere stato il cattivo in “Titanic”. «Mi piaceva l'idea di raccontare una fase della sua vita, quella in cui ha messo in piedi il sogno di vivere in un'isola privata a Tahiti, poco conosciuta».

Sfida nella sfida la messa in scena di alcune scene della carriera di Brando, da film come “Il Padrino” e “Ultimo tango a Parigi”: «Sono state le prime che abbiamo girato, ancora durante il lockdown: non è stato uno sfizio, era doveroso perché proprio per pagare la sua vita a Tahiti era stato costretto ad accettare quei ruoli, lui avrebbe volentieri smesso di recitare».

Un legame, quello tra Zane e Brando, nato tanto tempo fa: «“Fronte del porto” è il suo primo film che ho visto, ero al liceo, una copia in 16mm nell'auditorium della scuola: mi ha colpito, come a chiunque abbia visto quella interpretazione, e ha contribuito al mio desiderio di fare l'attore».

Domenica i film premiati saranno riproposti nelle sale del cinema Massimo, in aggiunta a una replica di “Kids” alle 15,30 (biglietti 5,50 €) per la Giornata contro l'Aids. Già annunciate le date del 2025: il Tff numero 43 si svolgerà dal 21 al 29 novembre, sempre con Giulio Base alla guida.

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