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Cecchetto all'Hiroshima: cosa c'è dietro il ritorno in consolle del mago degli anni '80

Riecco il Maestro del Pop, scopritori di talenti, che ha plasmato generazioni e suoni indimenticabili

Cecchetto all'Hiroshima: cosa c'è dietro il ritorno in consolle del mago degli anni '80

Claudio Cecchetto (foto LaPresse)

Chi è già entrato negli “anta” non ha bisogno di spiegazioni per sapere chi sia Claudio Cecchetto, quale sia stata la sua importanza per la musica e la cultura pop degli ultimi quarant’anni e quale possa essere la motivazione per andare a sentire il suo dj-set in programma domani sera, venerdì 3 gennaio, all’Hiroshima Mon Amour di via Bossoli 83 (ingresso 20 €, vietato ai minori di 16 anni). Cecchetto sarà in consolle in una serata dal titolo “Gioca Jouer - Dance party 80... e oltre!”. Cosa aspettarsi dall’evento? Spiegano gli organizzatori: «Vocalist, corpo di ballo ed effetti speciali per un super format dedicato ai ruggenti anni 80 e a tutti i successi e i tormentoni musicali che hanno accompagnato quel periodo leggendario. Balleremo e canteremo insieme grazie a uno show pensato e realizzato per i giovani di ieri, oggi un po’ più “cresciuti”, per tornare insieme a quei momenti di divertimento e spensieratezza!».

Come musicista Cecchetto è ricordato solo per il brano che dà il titolo alla serata, ma è stato il suo talento nello scoprire cantanti e performer di qualità che lo ha reso un nome prezioso nel panorama pop italiano: da Sandy Marton a Jovanotti, da Paola & Chiara a Sabrina Salerno come cantanti, ma anche Fiorello, Amadeus, Fabio Volo, Leonardo Pieraccioni e Gerry Scotti devono il loro inizio e il loro successo a lui, che ha condotto in tv Discoring e il Festival di Sanremo e inventato Radio Deejay. Dal lungo elenco citato mancano gli 883, forse i veri “colpevoli” di questo ritorno in tour di Cecchetto: il grande ritorno su tutte le radio dei loro brani che ha fatto seguito al successo della serie a loro dedicata “Hanno ucciso l’Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883” (di cui è stato già annunciato un seguito) ha reso anche il loro scopritore un nome noto al pubblico più giovane.

Nella serie a dargli volto e voce, con grande ironia, è stato l’attore torinese Roberto Zibetti. Intervistato dal nostro giornale alla messa in onda, così aveva descritto il “suo” personaggio: «Cecchetto aveva un fiuto unico, unito però a una grandissima attenzione per i dettagli. Si vede da come ha strutturato la sua carriera, le sue radio, mai basandosi solo sul suo talento ma cercando di creare una squadra».

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