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IL MUSICAL

Rosa e Carmine sul palco, "Mare fuori" sbarca a teatro

Tra amore e musica, il dramma dei giovani detenuti della serie tv conquista anche il teatro

Rosa e Carmine sul palco, "Mare fuori" sbarca a teatro

I protagonisti del musical "Mare fuori": al centro Maria Esposito nei panni di Rosa Ricci

“Mare fuori”, la serie cult di Rai2 ideata da Cristiana Farina, scritta con Maurizio Careddu e ambientata nel carcere minorile di Napoli, una serie che da quattro anni appassiona un foltissimo numero di telespettatori, tornerà sugli schermi televisivi il prossimo mese. È infatti atteso per il 19 febbraio il debutto della quinta stagione. Ma le storie di Rosa Ricci e Carmine Di Salvo, di Dobermann, di Micciarella, di Totò, di Milos e degli altri ragazzi dell’istituto penitenziario di Nisida a picco sul mare rivivranno nei prossimi giorni a Torino sul palco del Teatro Alfieri. E avranno per protagonista la musica. Da sabato 4 a lunedì 6 gennaio va in scena nel teatro di piazza Solferino “Mare fuori. Il musical” prodotto da Best Live e Picomedia per la regia di Alessandro Siani.

Due ore e mezza di spettacolo, con molti dei protagonisti della serie televisiva - Rosa Ricci è interpretata da Maria Esposito, Dobermann da Enrico Tijani, Totò da Antonio Orefice, Micciarella da Giuseppe Pirozzi, Milos da Antonio D’Aquino, Nunzia, una delle guardie, da Carmen Pommella - riassumeranno le prime tre stagioni della saga televisiva. «La versione teatrale sicuramente aveva bisogno di non perdere dei temi fondamentali - spiega Siani - : le motivazioni che hanno portato in carcere i ragazzi, la famiglia distrutta nei suoi valori primordiali, la lotta fra bande, la delinquenza beffarda che trascina una persona non “adulta” a fare determinate scelte». Tutto, nella lettura del regista napoletano, ruota intorno alla storia d’amore tra Rosa Ricci e Carmine Di Salvo, alias Mattia Zenzola, «una sorta di Romeo e Giulietta underground, portatori di speranza» li definisce Siani. Perché, come novelli Romeo e Giulietta, anche Carmine e Rosa appartengono a due famiglie che si odiano.

Così, mentre fuori dal carcere i Ricci e i Di Salvo si fanno la guerra, dentro le mura del penitenziario nasce l’amore tra Rosa e Carmine, quell’amore che conduce alla scoperta di nuove parti di se stessi. E Beppe, l’educatore, interpretato da Andrea Sannino, ne approfitta vedendo nell’amore dei due giovani l’antidoto all’insensata guerra tra le due famiglie. «Il tema che pervade questa trasposizione teatrale è il “momento” - è ancora Siani - . Trovarsi nel momento sbagliato. Perdere sempre il momento giusto, perché confusi e avviliti dall’ambiente che li circonda, crescere male e continuare a sbagliare». Anche se c’è una speranza, condensata nella citazione “Nun te preoccupà, guagliò’, c ‘sta o mar for”.

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