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Proiezione
16 Gennaio 2025 - 17:56
Una scena del film
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Appuntamento speciale lunedì 20 gennaio alle 20,30 al cinema Massimo, quando il regista langarolo Andrea Icardi presenterà la prima proiezione torinese del suo film “Onde di terra”, diventato un vero e proprio caso nei cinema delle province di Cuneo e Asti, in cui ha convinto oltre 7mila persone risultando spesso il più visto al box office locale, battendo grandi film italiani e internazionali. Un successo che si sta ripetendo a Torino: tutto esaurito in pochi giorni per la serata al Massimo, il film sarà poi dal 28 al 30 gennaio al teatro Monterosa.
«Spero – confida Icardi – che piaccia anche ai torinesi, dalle mie parti – io sono di Santo Stefano Belbo – è sempre pieno il cinema. A Dogliani è ancora in sala da ottobre, l’esercente mi ha detto che non ha mai fatto un incasso così nella sua storia. Speravo che là potesse piacere, ma non pensavo andasse così bene anche perché la gente contadina non va spesso al cinema, ha molto da fare e difficilmente scende dalle colline per vedere un film».
Icardi sarà presente a Torino con parte del cast e della troupe: dopo aver lavorato per anni nel campo del documentario è al suo esordio nel lungometraggio di finzione. «Il produttore, Renato Sevega, voleva un lavoro che sapesse raccontare bene la nostra terra, in cui mettere tutte le nostre tradizioni, l’arte contadina, la pallapugno e altro. Io ho pensato che aggiungendo anche i bacialé potevamo far diventare la nostra storia più universale».
“Onde di terra” è ispirato a una serie di storie vere: è ambientato nel 1973, l’anno della vittoria dello scudetto di Massimo Berruti nella pallapugno (chiamato anche pallone elastico, lo sport tradizionale delle Langhe). In quegli anni si era perso quasi il 40 per cento della popolazione femminile, che aveva lasciato la campagna per la città: in questo contesto erano nati i “bacialé”, degli intermediari tra uomini delle Langhe e donne prevalentemente del Sud che provavano a combinare matrimoni per corrispondenza. «La vicenda di Fausta, Amedeo e Remo al centro del film è di mia invenzione, ma tutto il resto è vero. Non è stato facile scrivere una sceneggiatura in cui far confluire tutto quanto, sono felice che stia piacendo».
“Onde di terra”, che ha partecipato e vinto premi in festival in Italia e all’estero, è un omaggio sincero e sentito alla terra in cui è ambientato, ma anche agli scrittori come Cesare Pavese e Beppe Fenoglio che l’hanno resa immortale.
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