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Il personaggio
28 Gennaio 2025 - 06:00
Stefano Righi
È vero, oggi ci sono il trap, il rap, l’indie e, addirittura il rock made in Italy. Ma uno come lui, come Johnson Righeira, lo storico fondatore dei Righeira solista, ormai, dal 2015, il Belpaese lo deve ancora inventare, tanto che la sua musica leggera, anzi leggerissima, continua a essere senza tempo e, soprattutto, senza rivali. E i suoi brani, da “Vamos a la playa” a “No tengo dinero” possiedono ancora quel sapore di cornetto da cuore di panna del vero tormentone estivo. Non sarà un amarcord, quindi, ma una rinascita quella che gli italiani vivranno venerdì 14 febbraio dal palco del Festival di Sanremo durante la serata delle cover quando Johnson, in coppia con i Coma_Cose, presenterà “L’estate sta finendo” quarant’anni dopo…
Perché per lei, Johnson, l’estate non finisce mai...
«L’estate non finisce e quest’anno il brano si prende il lusso di andare a Sanremo per festeggiare la bellezza di quarant’anni», ci racconta Johnson dal suo buen retiro di Agliè, in Canavese, dove vive da tempo.
Quando ha saputo che avrebbe partecipato alla serata dei duetti?
«In realtà era nell’aria da qualche giorno ma, fino a quando domenica a pranzo non ho sentito l’annuncio ufficiale di Carlo Conti al Tg di Raiuno, non ne potevo essere sicuro. Qualche fonte, inoltre, dava Max Gazzè in coppia con i Coma_Cose».
Cosa sta provando?
«Mi è salita un po’ di ansia, Sanremo, infondo, è il palco più importante in Italia per la musica pop, inoltre ci saranno una classifica e le votazioni».
La vostra (con Michael), ultima volta a Sanremo risale al 1986, 39 anni fa con con “Innamoratissimo (tu che fai battere forte il mio cuore)”, dopo di che non avete più provato a partecipare?
«Abbiamo provato una volta ma era tardi, un’altra non avevamo il brano giusto. Ma è così che capita, sono cicli».
Che versione state preparando di “L’estate sta finendo”?
«Ci stiamo lavorando, sarà una versione rivista e corretta cercheremo di fondere i nostri mondi, poi vedremo se ne uscirà anche un singolo».
Com’è nata la collaborazione con i Coma_Cose?
«In realtà li conosco da tempo, da prima che diventassero così famosi. Loro arrivano dall’underground come me. L’idea del duetto è venuta a un mio collaboratore che poi l’ha proposta alle case discografiche, è stata un’evoluzione molto naturale».
Come si sta preparando al grande ritorno sul palco dell’Ariston?
«Innanzi tutto sto cercando di dimagrire, mi sono messo a dieta, mi alleno, cammino, ho qualche chilo di troppo e voglio assolutamente perderlo. Seguo una dieta anni Ottanta si chiama Scarsdale è a base di verdure e proteine».
Come si vestirà?
«Non ci ho ancora pensato ma l’idea mia è di mantenere l’immagine vecchio punk che mi ha distinto, farò una prova la settimana prossima, poi il giorno prima».
Non ci sarà Michael con lei…
«No, i Righeira non esistono più da dieci anni, sono tornato alle origini quando iniziai da solo nel lontano 1980. Non so se ci sarà mai una reunion».
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