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Patrimonio
30 Gennaio 2025 - 17:32
Il Museo dell'Automobile di corso Unità d'Italia
«Il punto di svolta - dice Benedetto Camerana, presidente del Mauto - è stato nel luglio 2023, con le celebrazioni per i 90 anni del museo. In quell’occasione si è inaugurata, sotto la direzione di Lorenza Bravetta, una nuova strategia culturale che ha visto l’automobile aprirsi ai vari settori della cultura». E il risultato in termini di pubblico è stato eclatante: quasi 400 mila i visitatori nel 2024, con un aumento del 27 percento rispetto al 2023 e addirittura del 62 percento rispetto al 2022. Di qui, da questa nuova strategia, riparte il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino per tracciare il programma culturale del 2025. Un programma che riguarderà non solo il museo di corso Unità d’Italia, ma da quest’anno anche il Centro Storico Fiat, riaperto al pubblico dal 12 dicembre scorso. Mostre, riallestimenti, interventi di restauro - come quello sulla carrozza di Bordino -, workshop, proposte educative, contaminazioni con tutte le discipline del sapere e un’attività di internazionalizzazione che guarda a paesi come il Qatar, gli Emirati Arabi, la Cina e gli Stati Uniti, caratterizzeranno il corso del nuovo anno in un museo che punta «ad un incremento della presenza sul territorio e all’apertura a nuovi pubblici».
Arte, storia, design e futuro sono le direttrici secondo le quali si snoderà il calendario di appuntamenti. A partire dalle mostre, come quella di Robert Kusmirowski, “C/Art. l’arte di giocare con l’automobile”, inaugurata ieri e dedicata al collezionismo delle auto giocattolo. A questa farà seguito la mostra sull’inedita figura del pilota biellese Carlo Felice Trossi, a cura di Giordano Bruno Guerri, e in autunno una rassegna che indaga i rapporti tra arti meccaniche e fotografia. Quindi, una mostra sulla figura di Marcello Gandini, in collaborazione con il Qam, Qatar Art Museum e l’università delle arti del Qatar, e l’omaggio al film cult di Robert Zemeckis “Back to the Future”, che avrà al centro la DeLorean disegnata da Giugiaro. «Ma il 2025 sarà un anno di grandi cantieri» è ancora il direttore Bravetta. Il percorso espositivo si arricchirà, infatti, ad aprile del progetto “Future mobility”, a cura di Maurizio Arnone, e a giugno del nuovo spazio “Design”, curato da Silvia Baruffaldi. Sarà, invece, lo scrittore Gianluigi Ricuperati il curatore del Public Program e Progetti speciali, che includeranno, tra gli altri, una programmazione trimestrale di opere di video artisti come Chris Burden e il 25 maggio la musica di Luciano Chessa che rifletterà sul sound del Grand Prix de Monaco di Formula 1. A Ilaria Pani e Davide Lorenzone è affidata la responsabilità rispettivamente di Archivi/Centro di Documentazione e del Centro di Conservazione e Restauro. Non mancheranno, poi, i momenti ludici. Come quello che si terrà a Carnevale con la gara delle iconiche monoposto elettriche che si sfideranno in Piazza sui circuiti di Suzuka e Nurburgring in scala 1,32.
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