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Il ritorno di "Rocco Schiavone", Giallini: "Mi sento legatissimo a questo personaggio..."

Da mercoledì 19 febbraio - per quattro nuovi episodi - su Rai 2, tornano i casi del vice questore nato dalla penna di Antonio Manzini

Il ritorno di "Rocco Schiavone", Giallini: "Mi sento legatissimo a questo personaggio..."

Rocco Schiavone (Marco Giallini) torna in tv con quattro nuovi episodi e nuovi casi da risolvere

Da cinque stagioni il pubblico che pensa a “Rocco Schiavone” pensa - e ha sempre visto - Aosta e la sua Valle, grazie ad ambientazioni uniche e speciali che hanno da sempre visto svolgere i casi che il commissario ha dovuto risolvere: per la sesta annata, invece, le riprese hanno coinvolto anche Film Commission Torino Piemonte, con riprese a Ivrea nel mese di aprile dello scorso anno.

La serie andrà in onda in quattro serate su Rai 2 in prima serata a partire da mercoledì 19 febbraio (tutti gli episodi da oggi si possono già vedere su RaiPlay). «Comincio finalmente ad ambientarmi ad Aosta», commenta lo storico protagonista, Marco Giallini. «Ormai sono cittadino onorario, ho la chiave e so che a una certa volta io posso chiudere. Ad Aosta posso andare tranquillo, le foto me le hanno fatte tutti e ora le faccio io a loro, nei ristoranti e nei locali mi conoscono tutti e mi sono ambientato».

Qui sopra, Marco Giallini (Rocco Schiavone) insieme a Valeria Solarino (Sandra Buccellato)

Diretta da Simone Spada, la serie è una coproduzione tra Rai Fiction, Cross Productions e Beta Film ed è tratto dai romanzi e racconti di grande successo scritti da Antonio Manzini, editi in Italia da Sellerio. Nel cast anche Claudia Vismara, Paolo Bernardini, Valeria Solarino e Alberto Lo Porto.

«Mi sento legatissimo a questo personaggio - aggiunge Giallini - ma non posso dirlo se no non mi pagano. Scherzo: era un sogno interpretare una sorta di maledetto alla francese, tipo quei film con Jean Gabin. Alcuni gesti al cinema non cambieranno mai: pensa che effetto avrebbe Schiavone con la sigaretta elettronica al gusto mango!».

Per Schiavone non è facile tornare a svolgere i propri compiti di vicequestore di Aosta, soprattutto da quando deve convivere con la consapevolezza del tradimento dell’amico Sebastiano, responsabile della morte della moglie Marina. Rocco è intrappolato in una solitudine profonda e spesso sente di doversi caricare il peso del mondo sulle spalle. Così, per sfuggire al proprio passato, si butta nel lavoro con nuovi e complessi casi da risolvere.

Il regista Simone Spada, presentando le nuove puntate, ha voluto sottolineare come i luoghi, sia i classici della Valle d’Aosta («Ormai è casa per noi») sia i nuovi, piemontesi, siano fondamentali per la resa del prodotto: «Per noi è una sfida, la fatica c’è ma relativa. Alla sera siamo soddisfatti, grazie alla scelta di luoghi non usuali per le fiction italiane».

In attesa di capire come il pubblico televisivo di Rai 2 accoglierà questa stagione («Vorrei andare su Rai 1? Io sto benissimo, i telespettatori ci seguono», aggiunge Giallini), i fan di “Rocco Schiavone” hanno quattro puntate nuove da scoprire: c’è da sperare, anche per il territorio piemontese appena “scoperto”, che non restino le ultime.

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