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Costume
22 Marzo 2025 - 07:00
Sinner e Gemma Galgani
Jannik Sinner ci gioca prima di ogni match, è il suo modo di rilassarsi e, visti i successi raggiunti nel tennis mondiale di cui è il numero uno, sembra proprio che funzioni. Così come fanno Mara Maionchi e Alessia Marcuzzi nel loro tempo libero. Per non parlare di Gemma Galgani, la dama torinese di “Uomini e Donne” trono Over che, quando non è impegnata in tv a cercare l’anima gemella, trascorre i pomeriggi e le sere con gli amici tra una sfida e l’altra.
Si tratta del Burraco, ovviamente, il gioco di carte più famoso del momento, caro anche alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, molto più di un passatempo, un vero fenomeno sociale che in Piemonte sta prendendo sempre più piede.
Nato negli anni ’40 in Uruguay, come variante della Canasta, importato al di qua dell’Oceano negli anni Ottanta, il Burraco ha trovato subito terreno fertile, soprattutto nel pubblico maturo, grazie alla facilità con la quale si possono imparare le regole e per lo spirito di aggregazione che ne deriva.
Ma attenzione, «imparare in fretta le regole non significa che sia così facile diventarne campioni, per quello ci va molto allenamento», spiega Stanislao Sgambato, presidente della Fibur, la Federazione Italiana Burraco, cui fanno capo le associazioni regionali tra cui le 11 piemontesi dove gli affiliati continuano a crescere di anno in anno. «Esatto, nel 2024 abbiamo avuto un incremento del 24 per cento di iscritti in tutta Italia, raggiungendo la quota di 18.832 persone. Per quanto riguarda il Piemonte siamo a 1.000, tra cui la coppia quinta in Italia, e i numeri crescono di giorno in giorno».
Prossima tappa importante sarà il 13 aprile presso Villa Glicini al Valentino dove è indetto il Terzo Torneo Regionale Burraco Piemonte. «Un evento che coinvolgerà oltre 80 tavoli», come specifica il consigliere regionale per Piemonte e Liguria, Giorgio Bertazzo.
E i numeri non sono una consuetudine quando si parla di Burraco: «Esatto, lo scorso anno a Montesilvano siamo arrivati ad avere 1.600 partecipanti a un torneo», continua Sgambato.
Ma qual è il segreto del successo di quello che apparentemente sembra un gioco di carte come tanti altri? «Intanto, come anticipato prima, la facilità con cui si può imparare a giocare e poi, l’unione tra le persone. A Burraco si gioca in coppia, sa quanti amori nascono tra i tavoli da gioco? E, cosa molto importante, non si è a rischio ludopatia poiché le cifre da vincere sono molto basse. Non si possono puntare più di 50 euro e la vincita non supera mai i 2mila. Grazie al Burraco siamo riusciti a curare molti ludopatici. In sostanza, il Burraco è terapeutico, stare con gli altri giocando, senza rischio di perdere denaro, ha aiutato molte persone ad affrontare lutti o drammi privati».
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