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Al Circolo del Design i 50 anni de "La donna della domenica: una signora in città"

Un viaggio attraverso i segreti della città raccontata da Fruttero e Lucentini

Al Circolo del Design i 50 anni de "La donna della domenica: una signora in città"

Una delle immagini in mostra

La città di Torino letta attraverso il giallo che Fruttero e Lucentini diedero alle stampe con Mondadori nel 1972 e diventato tre anni dopo un film di grande successo. Compie 50 anni la pellicola diretta da Luigi Comencini con protagonisti Marcello Mastroianni e Jacqueline Bisset intitolata come il romanzo della premiata coppia F&LLa donna della domenica”. E per l’occasione il Circolo del Design di Torino, in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano, allestisce negli spazi di via San Francesco da Paola 17 la mostra “La donna della domenica: una signora città”. Si inaugura mercoledì 26 marzo (ore 18) il quarto capitolo del progetto Archivi d’Affetto curato da Maurizio Cilli e Stefano Mirti e con curatore ospite Domenico Scarpa. Ad ingresso gratuito la rassegna traccia, fino al 10 maggio prossimo, un percorso espositivo che parte dai taccuini originali di Fruttero e Lucentini, prestati dall’Archivio di Carlo Fruttero conservato da Fondazione Mondadori, e che presenta documenti inediti sulla preparazione e sui retroscena del romanzo.

Una selezione di documenti d’epoca restituiscono, poi, il contesto sociale e culturale della Torino degli anni Settanta, mentre un atlante urbano, corredato da apparati visivi e articoli di quotidiani dell’epoca, conduce il visitatore lungo i luoghi emblematici della Donna della domenica, dalla collina residenziale ai cortili nascosti di Borgo Nuovo, dal Balon al Canale di Regio Parco.

Un secondo nucleo espositivo è dedicato ai protagonisti del romanzo, ciascuno dei quali incarna una specifica tipologia umana, contribuendo a disegnare una mappa della città fatta di stereotipi, manie linguistiche e posture sociali. Attraverso uno sguardo ironico e acuto, personaggi principali e comprimari vengono messi a fuoco, rivelando le pieghe più sottili delle loro relazioni. Fruttero & Lucentini ci offrono uno strumento prezioso per analizzare la città, i suoi stereotipi, le sue verità nascoste - spiegano gli organizzatori -. E mentre seguiamo il filo di questa eccentrica lettura urbanistica, letteraria e al tempo stesso concreta, si delineano riflessioni che toccano il modo di raccontare e rappresentare uno spazio urbano. Nell’ultimo giorno di apertura della mostra, il 10 maggio, in programma una visita guidata di Torino che toccherà i luoghi del romanzo.

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