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Omaggio

Dieci anni senza Carol Rama: disegnò la "mucca pazza"

Al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto la mostra evento dedicata al "genio e sregolatezza" dell'artista torinese

Carol Rama

"Le amiche" 2005

Parlando di donne e arte, Torino non può certamente esimersi dal ricordare Carol Rama, la più grande artista moderna che la città della Mole abbia mai avuto. La sua fama toccò livelli internazionali, tanto che nel 2003 fu premiata con il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia. Sono dieci anni che Carol Rama è morta, avvenne nel 2015 alla veneranda età di 97 anni, e per la sua città è giunta l'ora delle celebrazioni.

Dal 15 aprile al 14 settembre prenderà il via al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto la mostra evento dal titolo "Carol Rama-Geniale sregolatezza" curata da Francesco Poli e Luca Motto.

L’esposizione, che si articola in otto sezioni, si apre con una serie di acquerelli della fine del decennio Trenta, caratterizzati dalla libertà espressiva del segno grafico e da un’esplicita carica erotica, nei quali l’artista riversa le fantasie e le inquietudini della sua adolescenza, raffigurando personaggi e oggetti, allusivi ed emblematici, tratti dal suo vissuto. Si affianca la parallela produzione espressionista degli anni Quaranta di oli denotati da una densa materia pittorica e di disegni raffiguranti volti, figure e paesaggi. Da qui, si arriva all'arte più recente tra gli anni Novanta e i primi Duemila: figure umane, volti, animali, parti anatomiche costellano, anche in questo periodo, l’intricato linguaggio allusivo dell’artista. In particolare, Carol Rama sviluppa, a partire dalla metà degli anni Novanta, un altro tema che sarebbe divenuto una costante fino agli anni duemila: dopo aver visto in televisione immagini legate alla vicenda del cosiddetto “morbo della mucca pazza”, su di esse costruisce una nuova serie di opere dal forte impatto.

Biografia

Carol Rama nasce a Torino il 17 aprile 1918. Autodidatta, fin da adolescente coltiva la passione per il disegno e la pittura. La prima opera risale al 1936 e da quella data fino al 1946 compone acquerelli dalla forte carica erotica i cui temi attingono dal vissuto personale. Parallela è la produzione di opere ad olio espressioniste (1937-1950). Nel 1948 è presente alla Biennale di
Venezia, dove espone anche nel 1950, 1956 e nel 1993. Segue poi la fase di astrattismo concreto (1951-1958). Dalla metà degli anni Cinquanta aderisce al gruppo torinese del Movimento Arte Concreta (con Biglione, Galvano, Parisot, Scroppo e Levi
Montalcini). Verso la fine del decennio la sua ricerca vira verso l’informale con lavori molto materici (1959-1963) per poi rivolgersi alla serie dei Bricolage (1962-1968) opere che combina l’inserimento di oggetti alla pittura a macchia. Sono della fine del decennio (1968-1969) alcune opere dai forti connotati politici. Negli anni Settanta l’artista nella serie delle Gomme (1970-1979), impiega camere d’arie e copertoni per costruire opere dove sono combinate in modo più statico e pittorico oppure penzolano simulando budelli e interiora di corpi. Dal 1980 vi è il ritorno alla figurazione (1980-1995) su carte prestampate che sono popolate da un fantasioso microcosmo di corpi, oggetti e animali. La serie più rilevante degli anni Novanta è quella de La mucca pazza (1996-2001). Espone fino agli anni Ottanta a Torino e in Italia. Diventa maggiormente nota al pubblico grazie alla mostra del 1985 a Milano curata da Lea Vergine, da quella data si susseguono importanti
personali in Italia e all’estero. Nel 2003 le viene conferito il Leone d’oro alla carriera presso la Biennale di Venezia.
Carol Rama Muore a Torino il 24 settembre 2015.

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