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Facebook testa il tasto "Non mi piace": rivoluzione o rischio?

Dopo anni di richieste, Meta sperimenta il pulsante dislike tra pochi utenti. Una svolta attesa, ma non priva di incognite

Facebook testa il tasto "Non mi piace": rivoluzione o rischio?

Dopo oltre un decennio di richieste da parte degli utenti, Facebook sta finalmente testando un pulsante “Non mi piace” o meglio, un'icona con una freccia verso il basso, su un numero ristretto di profili. Il condizionale resta d’obbligo, perché Meta sperimenta frequentemente nuove funzioni, molte delle quali non arrivano mai a un rilascio globale.

L’esigenza di un’alternativa al “Mi piace” era nata già nel 2009, quando si fece evidente il paradosso di dover cliccare “like” su post legati a lutti, incidenti o esperienze negative. Per anni, Mark Zuckerberg ha respinto l’idea, temendo che avrebbe favorito una cultura della negatività. Ora però, secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera, qualcosa sembra essere cambiato nella visione dell’azienda.

La novità, almeno per ora, è pensata come uno strumento privato: solo chi riceve la reazione può sapere se un proprio commento è stato “disapprovato”, e non esistono notifiche pubbliche. L’obiettivo? Migliorare la qualità dei contenuti nel feed e offrire agli utenti un modo per segnalare disagi senza alimentare polemiche visibili.

Il test è attualmente limitato ai commenti nei gruppi e nelle pagine, ma non ai post pubblicati da queste ultime. Resta da capire se e come l'opzione sarà estesa in futuro, soprattutto considerando i potenziali effetti su contenuti sponsorizzati e pubblicità, pilastri del business di Meta.

Se il “dislike” verrà lanciato ufficialmente, sarà interessante capire se servirà davvero a migliorare la conversazione online o se, al contrario, contribuirà a una maggiore polarizzazione.

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