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IN SALA

La domenica mattina al cinema (Nazionale) si fa "Colazione da Tiffany"

Il film tratto dal libro di Truman Capote con protagonista Audrey Hepburn

La domenica mattina al cinema (Nazionale) con "Colazione da Tiffany"

Una scena di "Colazione da Tiffany"

Colazione al cinema, la domenica mattina: prosegue anche il 27 aprile al Nazionale l’abitudine di proporre scelte cinefile prima di pranzo, con rassegne speciali e grandi classici. Mentre continua la retrospettiva sul grande cinema noir statunitense del secondo dopoguerra (con “Mano pericolosa“) e inizia quella sul regista nipponico di animazione Hayao Miyazaki (“Il castello errante di Howl“), la proposta più sfiziosa della settimana è di certo “Colazione da Tiffany” di Blake Edwards con una straordinaria Audrey Hepburn. Inizio ore 10 (biglietti 8,50/6,50 €, versione doppiata in italiano). Per chi non conoscesse la trama: Holly (nome completo; Holiday Golightly) è una giovanissima ragazza di grande fascino e spontaneità che per vivere fa la prostituta d’alto bordo e chiama le sue prestazioni “fare la toletta”.

Questa sua attività le permette una vita mondana e la frequentazione dell’alta società, e per risolvere definitivamente i suoi problemi economici è decisa a rinunciare all’amore (o almeno a viverne uno fittizio) sposando un uomo ricco, che la renda soprattutto felice materialmente regalandole gioielli dell’amato negozio di lusso Tiffany.

Tratto dal romanzo di Truman Capote, il film entrò presto nel mito e contribuì a consolidare quello della sua attrice protagonista, che era già stata amatissima in opere come “Vacanze romane” e “Sabrina” e nel giro di pochi anni sarà protagonista anche in “My fair lady” e “Sciarada”.

Eppure, narrano le cronache, fosse stato per il suo autore avremmo avuto un film molto diverso: «Marilyn Monroe è sempre stata la mia prima scelta per interpretare la ragazza, Holly Golightly», aveva dichiarato una volta Capote, che si sentì tradito dalla produzione Paramount quando seppe che la loro scelta era andata in un’altra direzione.

La colonna sonora del film, scritta da Henry Mancini, vinse l’Oscar come la migliore del 1962, anche grazie alla canzone - anch’essa premiata con una statuetta dorata - “Moon river” che l’attrice canta e suona alla chitarra nel corso della storia.

Forse non sarà permesso entrare in sala domenica mattina nel cinema di via Pomba, da poco ristrutturato, con una tazza di caffè e una brioche, ma la tentazione di sedersi di fronte al grande schermo per fare colazione guardando “Colazione da Tiffany”, lo ammettiamo, è tanta.

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