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Museo del Cinema

James Cameron "Avatar" di se stesso per non disertare Torino

Masterclass virtuale oggi al Massimo con il regista premio Oscar

James Cameron "Avatar" di sé stesso per non disertare Torino

La lunga ricerca di un momento d'incontro tra il regista James Cameron, a cui il Museo del Cinema sta dedicando una mostra da fine febbraio, e Torino sembra essersi conclusa, purtroppo, senza l'arrivo in città dell'autore di “Titanic”. Stasera sera però Cameron sarà in diretta streaming collegato con il cinema Massimo (biglietti ancora disponibili, costo 7 euro, prevendita già iniziata) per una masterclass in dialogo con il direttore del Museo, Carlo Chatrian. Non sarà come averlo di persona a pochi metri, non sarà possibile fare selfie con lui o chiedergli autografi ma, del resto, l'autore di “Avatar” non può che affidarsi alla tecnologia per un suo intervento, è una soluzione di ripiego ma molto coerente con le sue opere. 

Proprio a causa del nuovo capitolo della saga fantascientifica, la cui lavorazione è in corso in Nuova Zelanda per un'uscita mondiale il 17 dicembre, il regista ha dovuto annullare all'ultimo la visita prevista per il 9 e 10 giugno. «Non vedevo l'ora di esserci», ha confidato. «Sapere che centinaia di migliaia di visitatori hanno già visitato la mostra mi ha commosso profondamente». 

Per chi ne avesse necessità, sarà disponibile la traduzione simultanea in italiano tramite auricolari forniti all’ingresso della sala. Sarà inoltre presente un interprete LIS per le persone non udenti. «Spero – aggiunge il regista in attesa di stasera – che possiate partecipare a quella che sarà una conversazione a tutto tondo sulla creatività, sul cinema, sull'esplorazione e, soprattutto, sul potere della curiosità». 

La mostra The Art of James Cameron (dura fino al 31 agosto, è stata prolungata da pochi giorni) è spettacolare e comprende oltre 300 oggetti originali in esposizione, inclusi disegni, dipinti, bozzetti, oggetti di scena, costumi, fotografie e tecnologie 3D realizzate o adattate da lui stesso, grande innovatore tecnologico in molteplici discipline fin dai primi film, come “Terminator” e “Aliens”.

Come spiega lo stesso Chatrian, «l’originale, spettacolare, allestimento offre un degno contrappunto alla visionarietà di Cameron. Per la prima volta l’Aula del Tempio è riempita di gigantesche immagini in movimento che esalteranno la dimensione onirica della sua arte»: lo spettacolo è garantito da tre schermi giganti in tripolina posizionati a 18 metri di altezza intorno all’ascensore panoramico, una sbalorditiva installazione a cura di Kim Butts e di Giorgio Ferrero di Mybosswas.

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