Cerca

Allo stadio

I Pinguini Tattici Nucleari come Vasco: uno show con centinaia di chili di coriandoli, luci e cannoni

Ecco come sarà il concerto atteso a Torino il 17 giugno e completamente sold out

Pinguini Tattici Nucleari

Riccardo Zanotti

Dopo Vasco, i Pinguini. Come Vasco, i Pinguini. A due settimane dal sold out del rocker di Zocca e gli accampamenti durati per giorni, lo Stadio Grande Torino si prepara al secondo dei grandi live estivi che vedrà protagonisti, martedì 17 giugno, i Pinguini Tattici Nucleari. E anche per loro si parla di un tutto esaurito registrato da mesi, dell’arrivo dei fan giorni prima e, soprattutto, di un concerto (prodotto da Magellano Concerti) dove oltre alla musica a farla da padrone sarà lo show.

Esatto, proprio come ci ha abituato il Blasco degli ultimi anni con tanto di palchi alti quanto palazzi di nove piani, maxischermi e fuochi d’artificio come se non ci fosse un domani. È il concetto del tour del terzo millennio che oltre la musica dal vivo propone vere e proprio esperienze da lasciare a bocca aperta.

Il giorno dopo il doppio live (del 10 e 11 giugno) di San Siro, ecco quanto è possibile anticipare sulla performance della band bergamasca, capitanata da Riccardo Zanotti, che vanta 81 dischi di Platino, dieci dischi d’Oro e il cui tour ha registrato la bellezza di 420mila biglietti venduti. Il concerto si aprirà con diciotto cannoni da stadio che spareranno in contemporanea 350 chili di coriandoli colorati tanto da arrivare a coprire completamente il palcoscenico composto da 18 bilici e 700 corpi illuminanti. Da qui i primi brani “Giovani Wannabe”, “Ringo Starr”, “Romantico ma muori”, scelti con l’intenzione di iniziare subito con il massimo impatto emotivo ed energetico, anziché conservarlo per la chiusura.

È l’“Hello World Tour”, non solo un concerto, ma una vera e propria esperienza teatrale, costruita con l’intento di stupire e coinvolgere lo spettatore sotto ogni punto di vista. La regia artistica, affidata a Filippo Ferraresi (già firma del collettivo internazionale Dragone), e la direzione musicale di Marco Paganelli, danno vita a uno spettacolo che sovverte le regole della scena italiana, arricchito da colpi di scena, trovate sceniche inaspettate e una rappresentazione visiva che dialoga costantemente con la musica.

La messa in scena si sviluppa su tre layer cromatici sovrapposti, in tonalità pastello, a richiamare l’universo visivo dell’album omonimo e il linguaggio della pixel art. Anche la scenografia è pensata come parte integrante della narrazione: il palco si estende con due bracci laterali che abbracciano il pit gold, più una passerella centrale leggermente più corta. Lo show ha una sua chiusura netta, pensata come una narrazione completa: dopo l’ultima canzone (“Titoli di coda”), i Pinguini lasciano il palco seguiti da una telecamera, che li accompagna fino ai camerini: è lì che si conclude anche il concerto, con un ultimo saluto intimo, quasi cinematografico. Anche questa è musica.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.