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Sguardi Live

Raphael Gualazzi e il suo piano: "La mia follia d'amore e di libertà"

A tu per tu con il musicista e compositore che lunedì 16 giugno sarà in concerto al Parco Salvemini di Rivoli

Sguardi Live

Raphael Gualazzi, classe 1981

Lui e il suo “Piano solo”. Dove “solo” rappresenta un eufemismo visto il lungo viaggio attraverso la musica in cui Raphael Gualazzi è pronto a trascinare il suo pubblico. La data da segnare in calendario è quella di lunedì 16 giugno alle 21,30, la location, il Parco Salvemini di Rivoli in occasione di “Sguardi live”. È qui che il cantautore, pianista, compositore, arrangiatore, musicista, in sostanza, il fenomeno Gualazzi coinvolgerà lo spettatore nella magica atmosfera della sua musica in un’immersione di voce e suoni che punterà dritta al cuore. Dotato di un carisma particolare quando si siede al pianoforte che “maneggia” a suon piacimento, Raphael suonerà e canterà, ripercorrendo un repertorio che spazia da brani scritti per colonne sonore a divertissements su arie d’opera, da omaggi alla tradizione afroamericana, a incursioni rapsodiche su memorabili temi della musica italiana e internazionale.

«Sì, voglio portare lo spettatore nel mio mondo jazz che appartiene a una tradizione nata più di cento anni fa - racconta Gualazzi, classe 1981 di Urbino -. Mi esibirò seguendo il mio istinto e le sensazioni che mi arriveranno dal pubblico, non seguo quasi mai un canovaccio, la musica è sentimento, non è mai uguale a se stessa. Il pianoforte è uno strumento che ti permette di celebrare una certa libertà». Non mancheranno, però, i suoi pezzi cult, quelli con cui ha conquistato il grande pubblico italiano quando, già famosissimo all’estero, decise di partecipare al Festival di Sanremo. Era il 2011, portò “Follia d’amore” e danzando su quel pianoforte fra sonorità blues, jazz, soul e pop, convinse tutti, pubblico e critica: vinse lui. E a lui toccò riportare così, per la prima volta dopo anni, l’Italia all’Eurovision e anche lì fu un successo: arrivò secondo. Il più “nero” dei pianisti bianchi. Ma dove nasce tanta passione per le culture afroamericane?

«Sono culture meravigliose che provocano in me una certa fascinazione, un legame autentico con l’autenticità. Ma anche la nostra tradizione ha finestre bellissime legate alla canzone leggera». Raphael Gualazzi tornerà presto in Piemonte, il 5 luglio, quando con il suo Quintetto con Orchestra si esibirà a Venaus in occasione del “Borgate dal Vivo Festival”.

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