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Dal vivo

Tutti seduti! Canta Zucchero e sarà un'overdose d'amore

Il bluesman atteso sotto la Mole giovedì 26 giugno, allo stadio solo posti a sedere. In scaletta? «Suoniamo dal vivo, posso permettermi di improvvisare»

Zucchero

Zucchero (all’anagrafe Adelmo Fornaciari)

Ieri sera il concerto a Roma con l’ospitata a sorpresa dell’amico Russell Crowe che anche oggi, nella seconda data nella capitale, gli farà compagnia. Poi Zucchero staccherà un giorno, giusto il tempo di fare i bagagli e partire alla volta di Torino dove il signore del blues è atteso giovedì 26 giugno per la sua “Overdose d’amore” da stadio, dove tutto il pubblico sarà seduto come lui stesso desidera: «Per me il concerto deve essere confortevole» . Questo il titolo della tournée estiva di Sugar Fornaciari, preso in prestito da uno dei suoi più grandi successi, e che lo riporta nei grandi spazi all’aperto italiani dopo essere stato protagonista, tra il 2023 e 2024, di un giro attraverso quattro continenti, passando per 35 nazioni, 73 città, superando un milione e mezzo di spettatori.

Partito il 19 giugno da Ancona, il tour in nove tappe si concluderà il 28 giugno a Padova. Dopo di che, Zucchero tornerà all’Arena di Verona, a settembre, con otto serate. In scaletta brani da: “Oh, doctor”, “Jesus”, “Spirito nel buio” a “Partigiano reggiano”, “Vedo nero”, “Il volo”, “Con le mani” passando per i classici “Donne”, “Miserere”, “Per colpa di chi”, “Diavolo in me”. Gran finale sulle note di “Hey man”.

«Farò il repertorio con le hit che tutti vogliono sentire, ma ogni sera posso permettermi di cambiare qualcosa, in base all’atmosfera che si crea. La scaletta vera e propria la decidiamo poco prima di salire sul palco» racconta Zucchero per la gioia di chi lo ama e non vede l’ora di godere dello spettacolo che farà insieme con la sua magnifica band composta da: Polo Jones (Musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals).

«Sono rimasto uno dei pochi a suonare tutto dal vivo. Ho una band ampia e collaudata che mi segue in tour da tantissimi anni, tutti grandi professionisti. Mi conoscono da una vita, non abbiamo nemmeno bisogno di provare. Ho cominciato giovanissimo, suonavo il sax in una band. Suonavamo tutte le sere, dalle dieci alle quattro del mattino. Facevamo di tutto: dal cha cha cha a Sinatra. Quella era la vera gavetta, imparavi sul campo. Oggi ci sono i talent...»

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